Umili ma coscienti di essere forti

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LECCE (di M.Cassone) – Matera e Akragas in casa, Messina fuori, Paganese in casa, poi scontro diretto a Benevento ed infine, per chiudere la regular season, sfida interna contro la Lupa Castelli; questo è il cammino che i giallorossi dovranno affrontare fino alla fine del campionato 2015-16. Sei gare, sei finali, 540 minuti più recupero per sognare una serie B da primi in classifica, in un campionato che dopo 5 giornate sembrava ormai irrimediabilmente compromesso. Poi la scelta di affidarne le sorti al toscano di ferro, che chiude le porte, protegge i suoi, ci mette la faccia, a volte sembra antipatico ma è capace di ribaltare tutto… onore al merito e comunque vada l’applauso è già suo. In 22 partite sono stati conquistati 49 punti, frutto di 14 vittorie, 7 pareggi e solo una sconfitta, con una media punti spaventosa pari a 2,23 a gara: questo è il Lecce di Piero Braglia. Quello ottenuto al “San Vito – Marulla” è il 18° risultato utile di fila, più di un girone.

Ieri è stato superato un ostacolo importante chiamato Cosenza. In una gara al cardiopalma i giallorossi hanno vinto per 4-3 sui rossoblù (leggi qui). Un Lecce camaleontico, che cambia spesso modulo in partita e si veste di ciò che serve per portare a casa il bottino pieno, concede un po’ troppo a livello difensivo ad un avversario che non molla mai, nemmeno sul 4-2 e riapre la gara al 91° sperando fino alla fine.

Spettacolare, cinico e letale il duo Surraco – Moscardelli; entrambi imprimono il loro marchio sulla gara e regalano sorrisi ai propri tifosi. È una Pasqua giallorossa: il Lecce in due gare segna 8 gol e si dimostra in forma smagliante.

Ora, però, bisogna rimanere umili, coscienti di essere forti e di potercela fare.

Nella prossima gara interna, molto insidiosa, contro il Matera mancheranno Cosenza e Abruzzese per squalifica e quindi bisognerà rimodulare il reparto difensivo: dovrebbe tornare a vestire la maglia da titolare Camisa.

Il tecnico toscano dovrà decidere se giocare con una difesa a 3 con Alcibiade, Camisa e Legittimo, oppure giocare a quattro inserendo magari Beduschi che può anche fare il centrale oltre che il laterale destro. Vedremo come preparerà la gara e siamo curiosi di vedere come questa squadra riuscirà a fare a meno, contemporaneamente, dei due perni centrali.

Una cosa è certa, chiunque vestirà quella maglia, saprà come sudarla. Quest’anno il Lecce è una squadra di gladiatori. Avanti, ora, con la prossima battaglia e chi vivrà vedrà… e magari festeggerà.

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