Per chi vuole crederci: “Come nelle favole”!

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LECCE – Alzi la mano, e lo faccia in fretta, chi ci credeva ancora: chi pensava che il Lecce potesse lottare per la salvezza a una giornata dalla fine del campionato. Tutti, o quasi, avevano già partecipato in anticipo al funerale annunciato dei giallorossi che, dopo la sconfitta di Bologna, erano con un piede e mezzo in serie B e confortati solo dalla matematica. Alla vigilia del match di Udine: il Genoa era a più quattro e con gli scontri diretti a favore, poteva anche perdere a Sassuolo, come poi è successo, e se i giallorossi avessero pareggiato o perso con i bianconeri avrebbero comunque festeggiato la permanenza in A, con la matematica retrocessione del Lecce in B con una giornata d’anticipo.

E invece no: Lapadula ci ha messo lo zampino all’82’ quando il destino dei suoi sembrava già scritto, tremendamente segnato: tutto questo mentre Fabio Liverani era quasi in campo, e non ha mai smesso di incoraggiare i suoi, con i soliti toni che definire pimpanti sarebbe poco, a non mollare e a giocare il pallone, fino alla fine. Perché se avesse potuto avrebbe messo al volo gli scarpini, alleggerito dal cuore nonostante qualche chiletto di troppo, per aiutare i suoi che non ne avevano più. Con quella grinta, intelligenza tattica e quei piedi buoni di quando era calciatore.

Poi è andata bene: Orsato di Schio ha fischiato la fine di un eterno recupero, vietato ai deboli di cuore, e il Lecce ora se la gioca con la squadra di Nicola fino all’ultimo respiro: deve battere il Parma al Via del Mare e sperare che il Genoa non faccia lo stesso con l’Hellas Verona. Sperando vivamente nel calcio vero, quello giocato senza “strani” pensieri o partite già scritte prima di essere giocate: il calcio che piace a Liverani, ecco lui è uno di quelli che ci ha sempre creduto nel miracolo, ma ieri ha anche aggiunto di credere nell’anima, nel cuore e nelle favole. Ed ecco che il calcio diventa romantico,  poesia, e pazienza per chi non vuole crederci, anche perché magari il miracolo non andrà a buon fine. Ma il Lecce ci ha provato lo stesso e se poi la favola avrà il bel “the end” saremo pronti a scrivere il lieto finale.

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