Il tocco di Liverani c’è. A Catanzaro abbiamo visto un Lecce diverso

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Liverani
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LECCE (di M.Cassone) – La squadra aveva bisogno di ritrovare serenità, aveva bisogno di rialzarsi, era alla ricerca di una prestazione convincente che la aiutasse a lavorare con la mente sgombra dalla fretta di doversi scrollare la paura e il peso di un inizio di campionato difficile.

Non era semplice scendere in campo al “Nicola Ceravolo” di Catanzaro e imporsi con carattere e forza; la squadra di Erra è ambiziosa e punta a centrare i playoff, quel campo poi per i giallorossi è stato sempre ostico. Il bilancio prima della gara era di 14 (ora 15) incontri con 3 (ora 4) vittorie, 2 pareggi e 9 sconfitte.

Liverani è coraggioso e schiera da subito la squadra col suo modulo preferito, mette in cantina il 4-3-3 e disegna un 4-3-1-2: fa scelte importanti e lascia inizialmente in panchina Costa Ferreira e Pacilli, e manda in campo il giovane Tsonev che lo ripaga con una buona prestazione.

Il Lecce è compatto e grintoso, verticalizza, fa pressing, occupa bene tutti gli spazi, e finalmente si vedono dei movimenti senza palla e qualche schema; Torromino e Caturano dialogano bene, Arrigoni è preciso, Cosenza ruggisce, Lepore scorrazza con la forza di un ragazzino.

Gol di Lepore, Torromino e Cosenza a parte, bisogna evidenziare che la ventata di novità e ottimismo portata dal nuovo tecnico si è fatta sentire. Ovviamente in 5 giorni lavorativi non poteva fare i miracoli, ma c’è il suo tocco sulla vittoria, è la sua vittoria prima di essere quella di una squadra che ora può continuare a lavorare con più serenità seguendo i suoi dettami.

Capitan Lepore
Capitan Lepore

Tutto bello? Tutto bene? Dopo una vittoria così è facile farsi prendere dai facili entusiasmi e questo non deve accadere perché sarebbe deleterio. Il Lecce subisce il gol al 92° ad un minuto dalla fine e questo non va, si può anche sopportare sul 3-0 ma ahinoi riporta sulla scena i fantasmi del passato più recente. E quindi serve più concentrazione, fino alla fine.

Evidenziamo però che il Lecce è stato bello da vedere, senza nessuna ombra di dubbio. La vittoria è stata meritata e mai in discussione.

Ora bisogna continuare a lavorare tanto e trovare continuità ma il Lecce di Liverani ha dato l’impressione di poter crescere sensibilmente.  Il mister ha le idee chiare e la grinta giusta: segue la gara muovendosi continuamente come se avesse un joystick in mano per controllare ogni movimento.

E se è vero che vincere aiuta a vincere… si alzi il sipario sulle due gare casalinghe consecutive (il 30 settembre il Bisceglie e il 4 ottobre il Siracusa) e si continui con umiltà, passo dopo passo, con pazienza, sacrificio, sudore e impegno.

Il percorso sarà lungo e pieno di difficoltà, arriveranno dei pareggi  e qualche sconfitta com’è normale che sia e bisognerà tenere duro senza scordare mai che il campionato finisce a maggio e questo Lecce ha tutte le carte in regola per vincere il girone.

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