Fare tesoro dei propri errori e affrontare i playoff con determinazione

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I bambini che hanno accompagnato le squadre in campo. Foto P.Pinto

LECCE (di M.Cassone) – I bambini del settore giovanile sono l’immagine più bella del pomeriggio in cui Lecce e Taranto si sono affrontate per la 34^ Giornata del Girone C del Campionato di Lega Pro. È l’immagine più bella perché dona la speranza di gioia ed entusiasmo per il futuro di questo calcio che molte volte sembra aver perduto l’essenza del vero significato di sport e sportività.

Entusiasmo che non abbiamo visto in campo nei primi minuti del derby jonico-salentino con due squadre alla ricerca di punti importanti per obiettivi diversi. Il divario tecnico è abissale, e quel poco che la squadra di Ciullo tenta di fare è tantissimo al cospetto di un avversario che ha fatto peggio solo del Foggia che sembra stellare, ed ha 11 punti in più sulla terza, il Matera, costruita per vincere.

Termina 3-0 con i gol di Lepore, Torromino e Doumbia. Tre uomini che sono l’emblema della qualità e della forza di questa squadra, che però ha ancora tante lacune da colmare; il Lecce di Padalino può anche non piacere per la qualità del gioco espresso ma è riuscita a collezionare 71 punti nonostante le prove imbarazzanti negli incontri in cui doveva svettare. I tifosi continuano a contestare l’allenatore che non si alza proprio dalla panchina (a causa di un malessere influenzale, spiega Meluso in conferenza) e segue la partita “protetto” dal suo staff, con Di Corcia spesso in piedi a dare direttive.

È il solito Lecce che quando trova gli spazi giusti per esprimere il credo del proprio allenatore è devastante, poi però soffre, diventa metaforicamente “narcolettico”, e regala spesso un tempo all’avversario che se riesce ad approfittarne mette nei guai i giallorossi.

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L’esultanza di Torromino dopo il gol nella gara col Taranto. Foto P. Pinto

A quattro giornate dal termine, col Foggia ormai virtualmente in B, manca un punto al raggiungimento matematico del secondo posto; il Matera infatti che segue a 11 punti (così come scritto sopra) potrebbe ancora farne 12 in 4 giornate ed il Lecce perdendole tutte arriverebbe terzo ma tutto ciò rasenta l’imponderabile. Proprio al Matera farà visita la squadra di Padalino sabato pomeriggio, l’ultimo incontro vero della regular season per cercare una rivincita dopo la sconfitta subita al Via del Mare nel girone di andata, poi dovrà iniziare una preparazione mirata a disputare i Playoff nella migliore condizione possibile e nelle ultime tre gare largo al turnover.

L’errore che non deve fare adesso il team guidato da Padalino è autoincensarsi, crogiolandosi nei 71 punti guadagnati fino ad ora (che aumenteranno nelle ultime giornate), e pensare di non aver raggiunto la promozione diretta solo perché il Foggia sta viaggiando a ritmi elevatissimi, perché questo Lecce non deve dimenticare, e per questo ci siamo anche noi, tra i tanti, a ricordarlo, che il via ai rossoneri a fare i fenomeni, prendendo il largo, è arrivato proprio dai propri sbagli: prima con la sconfitta a Francavilla e poi con l’orrenda prestazione allo “Zaccheria”.

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L’esultanza. Foto P. Pinto

Ciò detto, concludiamo dicendo che questa stagione può diventare ancora un capolavoro: la buona riuscita dipende solo dalla consapevolezza dei propri mezzi e dall’umiltà lasciata sul terreno di gioco fino all’ultima goccia di sudore impastato al sangue del sacrificio. Bisognerà affrontarli con la stessa rabbia e determinazione che ieri ha fatto vedere Torromino, sempre più leader dentro e fuori dal rettangolo verde.

La serie B può essere ancora raggiunta.

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