UN LECCE INTELLIGENTE: OPERAIO, A TRATTI SPETTACOLARE

0

LECCE (di M.Cassone) – È un Lecce operaio, è una squadra intelligente che si è calata nella parte e gioca con l’umiltà giusta che serve in questa categoria. Negli anni scorsi avevamo lamentato proprio la mancanza di queste qualità, basilari per ambire alla promozione diretta.

Il cammino è ancora lungo, mancano 11 gare di cui 6 al Via del Mare con Catania, Fondi, Juve Stabia, Taranto, Messina, Fidelis Andria, e 5 fuori casa con Virtus Francavilla, Foggia, Cosenza, Matera, Paganese. Un cammino pieno di insidie per la capolista che guida il Girone C con 58 punti ottenuti con una media di 2,15 in 27 partite.

Marconi Foto Pinto
Marconi due gol in due gare. Foto Pinto

Il Foggia non molla e riesce a vincere ad Agrigento con un gol di Di Piazza e rimane a due lunghezze ed ora dovrà giocare 5 gare in casa con Juve Stabia, Lecce, Paganese, Reggina e Melfi e 6 fuori con Monopoli, Catania, Catanzaro, Casertana, Unicusano Fondi, Cosenza.

Sembra ormai una lotta a due dopo l’implosione del Matera che si fa travolgere in casa dal Siracusa per 4-0 con i gol di Azzi, Turati, del gioiellino del Lecce, Persano e Catania. È la 4^ sconfitta consecutiva, segnale inequivocabile che il giocattolo di Auteri si è rotto allontanandosi dalla vetta di ben 9 punti che in 11 gare sembrano tantissimi da poter recuperare.

Tornando alla vittoria del Lecce contro la Vibonese (Leggi qui) che sarebbe potuta essere molto più rotonda c’è da evidenziare come unico neo la mancanza della capacità di chiudere immediatamente le gare, ma va bene così, quando si vince va bene tutto.

Costa Ferreira e Pacilli. Foto Pinto
Costa Ferreira e Pacilli. Foto Pinto

I giallorossi affrontano un avversario che gioca a viso aperto, non fa barricate e prova a fare calcio, però i valori in campo sono nettamente diversi.

Il gioco dei padroni di casa a tratti è spettacolare: verticalizzazioni precise grazie anche al tocco vellutato di Costa Ferreira e alle qualità di Mancosu, e con loro accanto rende meglio anche Arrigoni, che non brilla ma gioca al servizio dei compagni, in maniera silente, disegnando geometrie. Bene l’asse di destra con Ciancio e Pacilli che si cercano e si trovano, meno bene Agostinone ma sta carburando, devastante Doumbia. Il ragazzo ha trovato la sua dimensione, sente la fiducia del tecnico e del pubblico e diventa imprendibile in corsa e imprevedibile nell’uno contro uno. Marconi segna ancora, da bomber, e non fa sentire la mancanza del capocannoniere del campionato. Il mercato di gennaio ha messo la ciliegina sulla torta giallorossa, ha sistemato una rosa che era già in cammino, regalandole quel quid in più che per ora sta facendo la differenza. E fa un certo effetto vedere una panchina con Lepore, Torromino e Caturano seduti uno affianco all’altro, tre calciatori importanti che potrebbero diventare più che decisivi nell’infuocato finale.

Drudi e Sowe
Il fallo di Drudi. Foto Pinto

Quando Drudi è costretto ad “abbattere” l’ex Sowe in corsa e si guadagna il rosso diretto sacrosanto, il pubblico lo accompagna fuori con una standing ovation, con applausi scroscianti che fanno tornare in mente un calcio antico, romantico, un calcio diverso lontano parente delle ansie di queste ultime stagioni.

Bisognerà lavorare ancora tanto, non sarà semplice ma questo Lecce può farcela, oramai è evidente che può ambire alla promozione diretta. La sorte, in questo caso, è implacabile: la squadra di Padalino sarà artefice del proprio destino, perché è lì in vetta e per continuare a rimanerci basterebbe vincere… Ci rendiamo conto che potrebbero arrivare altri stop e si deciderà probabilmente all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Saranno basilari i prossimi due incontri contro la Virtus Francavilla e col Catania prima della sfida a Foggia tra prime delle classe.

Un plauso al mister Pasquale Padalino che ha dato equilibrio ad un gruppo di prime donne… altrove gli equilibri sono saltati, scivolando sui “sassi” di chi pensava di essere già in serie B.

Umiltà, lavoro e sacrificio devono continuare ad essere le parole chiave di questa emozionante stagione. La storia si scrive così…

 

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail