Ecco Batman Marconi: il primato a suon di super eroi

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Immagine di Alessandro Fedele

LECCE (di Carmen Tommasi) E magari lui, Michele Marconi, adesso starà pensando e chiamatemi pure rincalzo di Salvatore Caturano, anche perché lo so bene che il mio non è un compito facile e lo ho pure dichiarato. “Per me non è semplice, perché per Sasà parlano i numeri che ha fatto finora con questa maglia. Ne ero consapevole –ha chiosato il giocatore- già prima di venire a Lecce ma ho deciso di mettere a disposizione della squadra le mie caratteristiche e sta andando bene”. Il ragazzo di Follonica, 28 anni da compiere il prossimo 13 maggio, è arrivato a gennaio nel Salento con il calciomercato di riparazione, in prestito con diritto di riscatto dall’Alessandria, per rinforzare l’attacco giallorosso e per cercare di trovare un po’ di spazio sapendo che, magari, il più delle volte doveva sedere su quella “scomoda” panchina. Proprio lui che non ha un idolo e non si si ispira a nessun calciatore illustre nel suo ruolo, ma che guarda tante partite di calcio, fino alla noia, e cerca di capire i movimenti migliori degli altri attaccanti.

GOL ESPLOSIVI E … – Tre presenze in giallorosso per l’attaccante dai folti e lunghi capelli, due da titolare (complice anche il ginocchio sinistro non al top del bomber di Scampia che, con 16 gol  siglati, è il capocannoniere del girone C) e due reti, in due gare diverse, che sono valse sei punti alla formazione di Pasquale Padalino. Il primo centro è stato bellissimo, un eurogol alla Reggina e l’altro, quello di ieri, alla Vibonese: il primo davanti al pubblico amico del “Via del Mare”.

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Michele Marconi e Simone Ciancio

IL “BAT”-CAPPELLINO – Al gol è seguita, poi, un’esultanza particolare e non preparata, come ha dichiarato la punta in sala stampa nel post match,  che gli è già valsa il soprannome di Batman Marconi: “Quel cappellino di Batman, personaggio che mi piace, lo indossavo –ha spiegato l’attaccante– l’altro giorno quando sono arrivato all’allenamento. Mancosu mi ha detto di portarlo in panchina che magari portava fortuna e così è stato. È stata un’esultanza spontanea, non preparata. La mia prima gara giocata al Via del Mare? Diciamo che è stato tutto fantastico. Già con il Siracusa avevo sentito un grande calore, nonostante fossi rimasto in panchina. Oggi sono partito titolare ed è stato ancora più coinvolgente. Poi sentire urlare il mio nome, dopo il gol, è stato bellissimo”. Eh già, tutto bellissimo come il primo posto in classifica in solitario della formazione salentina, a meno due dal Foggia, con la speranza che il Lecce, con i suoi super eroi (LEGGI QUI), quest’anno riesca nelle ultime 11 partite dalla fine della regular season a raggiungere quella tanto sognata e desiderata serie B.

 

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