Il Lecce è sulla strada giusta, lo dicono i numeri

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LECCE (di M.Cassone) – C’è sempre un “esame di maturità” dietro l’angolo. Il tempo nel calcio passa velocemente e trascina con sé tutte le positività lasciando nell’aria pensieri, domande e ansie legate al prossimo impegno. A volte non si riesce a gioire nemmeno di fronte ad una vittoria perché… perché bisognava far meglio, perché tutti vorrebbero vedere la propria squadra del cuore vincere a man bassa con risultati tondi come il sole. Tutto ciò è (quasi) normale nel grande circuito del calcio.

In 72 ore il Lecce, che veniva da una vittoria, ha vinto due gare e sabato 7 a Caserta affronta la Juve Stabia. E non sarà semplice continuare a vincere, non sarà semplice difendere la vetta ma se si vuol guardare il panorama dal punto più alto bisogna rimanere in equilibrio tra positività e aree di miglioramento.

Di Piazza e Caturano
Di Piazza e Caturano

Partendo dal presupposto che i numeri sono “fatti” e concretezza, mentre il resto è soltanto teoria o punti di vista, è innegabile che il Lecce dietro balli un po’ troppo, in 7 gare ha incassato 9 gol e soltanto Akragas (10), Racing Fondi (10) e Cosenza (11) hanno fatto di peggio ma è pur vero che ha il miglior attacco con 13 gol.

Ed è proprio lì, nella fase difensiva, che bisogna trovare equilibrio tra movimento e concentrazione per cercare di uscire fuori dalla spirale di disattenzione. E Liverani mister dalle idee chiare che catalizza l’attenzione su di sé, e senza se, quando parla di calcio, spiegando alla perfezione i punti nevralgici della sua squadra, saprà come aiutarla a migliorare.

Fermiamoci un attimo però e guardiamo quello che, gol subiti a parte, sta decretando il campo: 7 incontri, 5 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta che messe in fila totalizzano 16 punti per una media punti di 2,28 a partita, media promozione; praticamente se il Lecce riuscisse a mantenere questo trend potrebbe restare in vetta da protagonista.

L’anno scorso il Foggia dei miracoli collezionò 85 punti in 38 gare ed è facile calcolare la media punti: 2,23.

Questi sono i numeri nonostante un avvio che ha messo in apprensione tutto l’ambiente giallorosso e dobbiamo anche evidenziare che in queste 7 gare i giallorossi hanno incontrato già Catania e Trapani che sulla carta sono le due avversarie più accreditate alla vittoria finale.

Liverani
Liverani

Ovviamente non bisogna fare voli pindarici ma bisogna mantenere i piedi per terra, non bisogna esaltarsi ma nemmeno deprimersi per una difesa che prende troppi gol e che va sicuramente regolata; c’è ancora tanto tempo per crescere e migliorare ma per fare questo. oltre all’impegno e alla professionalità di Liverani, ci vuole un po’ di sano ottimismo da parte di tutti. E questo perché l’ottimismo aiuta a godere delle cose semplici, così come aiuta a comprendere un pareggio o una sconfitta perché la mente si proiettata alla fine… e il campionato finirà a maggio.

Oltre tutte queste parole però c’è sempre il rettangolo verde: giudice severissimo che premia la continuità e la perseveranza.

 

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