“La nostra terra è la nostra maglia”: una bellissima immagine che odora di Salento

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Lo slogan
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L’importanza delle parole

LECCE (di M.Cassone) – L’importanza delle parole che possono unirsi, accarezzarsi e formare poesia. Perché diventa poesia tutto quello che riesce a emozionare con un battito di ciglia collegato al cuore.

“La nostra terra è la nostra maglia”. Terra come territorio, come identità e come cultura; e il termine maglia diventa sinonimo di una fede indissolubile tra il tifoso vero ed i propri colori.

Un albero di ulivo collocato in un prato di fiori gialli e rossi, il tutto accarezzato da uno splendido cielo… è una bellissima immagine che odora di Salento.

Proprio quest’immagine dimostra e rafforza il concetto che la società di “Via Costadura”, è gestita da dirigenti tifosi che antepongono la passione a tutto il resto, perché in questa categoria c’è solo da svenarsi economicamente con costi di gestione altissimi supportati soltanto da un contributo che arriva a malapena a 700mila euro ,più gli introiti della campagna abbonamenti.

Non c’è che dire, il messaggio studiato e lanciato dall’ufficio marketing dell’U.S. Lecce tocca le corde della sensibilità di tantissimi tifosi che negli ultimi quattro anni hanno sopportato le angherie più assurde, incominciate con una retrocessione arrivata in Tribunale, per un fatto mai accaduto ma ahinoi “accaduto”, e continuate con la mancata promozione in serie B.

Ecco quindi che l’abbonamento diventa una carta d’identità, attraverso la quale la società chiede ai tifosi uno sforzo, per continuare a vivere, a sognare, a divertirsi, a chiacchierare intorno ai due colori del proprio cuore: il giallo e il rosso. Diecimila atti d’amore chiedono, diecimila sì che si riuniscano nella speranza di disputare un grande campionato.

Inizia, così, il quinto anno consecutivo in una categoria che è diventata una trappola, oppure un labirinto nel fango, e ci vorrebbero forti ali per tentare di volare via lontano. Due ali: società e tifosi. L’unione fa la forza.

Il resto lo scopriremo vivendo.

 

 

 

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