Lecce-Foggia non è ancora finita

0
Curva Nord contro il Foggia
Lecce-Foggia non è ancora finita

LECCE (di M.Cassone) – Lo avevamo scritto, lo avevamo detto e ripetuto, non bisognava sbagliare l’approccio alla gara, però, così come accadde con il Bassano, anche al Foggia sono stati regalati metri, minuti ed errori; la squadra di De Zerbi, che aveva preparato la gara proprio per pigiare sull’acceleratore, segna due gol in sei minuti ed evidenzia tutti i limiti tecnici e tattici della gestione Braglia.

Ora però non vogliamo parlare di numeri, moduli o spartire colpe, non vogliamo far salire sul banco degli imputati nessuno perché non sarebbe intelligente e nemmeno utile. Quello che è accaduto ieri è sotto gli occhi di tutti, inutile appioppare croci sulla spalla di qualcuno. E se è vero che il Foggia ha fatto ballare la difesa del Lecce è anche vero che nel momento in cui il Lecce ha fatto il Lecce la difesa foggiana ha ballato, ciò detto, vero è che la partita è ancora aperta, i giochi sono ancora da giocare. Fasciarsi la testa ora diventerebbe soltanto l’ennesima zavorra da sopportare.

La squadra dauna ha vinto, meritatamente, soltanto il “primo tempo” di 90 minuti di una partita che dura 180 minuti, domenica si deciderà tutto. La squadra salentina parte da un gol di svantaggio; al fischio d’inizio il risultato sarà di 1-0 per il Foggia (non vale il gol doppio siglato in trasferta) e ci saranno 90 minuti più recupero per tentare l’impresa: il Foggia è forte, gioca un buon calcio, ha un allenatore intelligente, spregiudicato e giovane, ma non è il Barcellona.

I margini per risalire la china ci sono e in casa Lecce ci credono tutti. E va bene così, a patto che dagli errori si tragga profitto e non si ripetano altrimenti poi sarà cosa buona e giusta dire “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

Ribadiamo che oggi sarebbe facile trovare i colpevoli, puntare il dito, parlare di moduli e scelte sbagliate ma sarebbe come sparare sulla croce rossa: inutile.

Una battuta però vogliamo scriverla: grande il campionato giocato da Iemmello, un po’ come quello che disputò l’anno scorso Caturano, speriamo (per lui) che l’anno prossimo non trovi un allenatore che lo releghi in panchina, sarebbe un vero peccato perché sia lui che il ragazzo di Scampia sono “rapaci da gol”.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail