Uniti fino alla fine: Lecce ora tocca a te

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Lecce Lupa
L’esultanza dopo il gol di Caturano

LECCE (di M.Cassone) – Ora bisogna ritrovare l’entusiasmo giusto, la stagione regolare si è conclusa con l’accesso ai play off; il Lecce si classifica terza per differenza reti rispetto alla Casertana che, nonostante la vittoria per 4-2 contro la Paganese, si vede beffare nel finale subendo il secondo gol da una squadra in dieci che onora il suo campionato fino all’ultimo istante.

La squadra di Braglia, contro la Lupa Castelli, dopo un primo tempo asfittico, che chiude comunque in vantaggio (contro una squadra già retrocessa che nonostante la buona volontà dimostra tutti i suoi limiti) gioca un secondo tempo “un attimino” più vivace e porta a tre le marcature, subendo però un gol evitabilissimo.

Detto ciò facciamo calare il sipario sulla regular season e diciamo che la squadra salentina può essere soddisfatta di avere ancora la possibilità di approdare nella serie cadetta attraverso la finestra del mini torneo che si appresta a preparare e giocare.

Bisogna essere onesti e ammettere che, alla fine del giro sulla giostra, la classifica rispecchia i veri valori visti in campo: Benevento e Foggia hanno avuto quel qualcosa in più che al Lecce è mancato nei momenti topici dopo una splendida cavalcata di ben 18 risultati utili consecutivi. Dopo le prime sei giornate tutti, nell’ambiente giallorosso, avrebbero “firmato” per avere la possibilità di giocarsi le chance promozione ai play off.

Adesso servono perseveranza, impegno e sacrificio; urge ritrovare quella sicurezza perduta dopo la sconfitta in casa col Matera. La storia dei play off insegna che non c’è stato mai nulla di scontato: hanno vinto sempre squadre che alla vigilia non erano le favorite.

È stata giocata una buona stagione da una squadra che l’anno scorso di questo periodo aveva paura di affrontare un futuro che non sembrava semplice. Ottimo il lavoro della nuova società che ha saputo ricostruire e guardare avanti, gettando le basi per un progetto a lungo termine, nonostante gli errori commessi quest’anno che hanno causato l’emorragia di punti lasciati per strada. Ovvio che il traguardo della serie B sarebbe l’impresa eccezionale che tutti sognano, bisognerà fare i conti, però, con agguerriti avversari che hanno lo stesso identico sogno.

Ora la palla passa a Braglia, deve resettare tutto… ora o mai più. Il risultato finale determinerà il futuro di parecchi calciatori e del tecnico stesso, lo sanno tutti e tutti vorrebbero fuggire via da questa categoria: l’importante sarà provarci e giocare fino alla fine col sudore della fronte e con i “denti” dei crampi ficcati nei polpacci. Impegno massimo, lotta, umiltà e intelligenza è questo che la squadra dovrà mettere in campo… poi si vedrà. Chi lotta può anche perdere, chi non lo fa ha già perso.

Subito dopo le gare di oggi si perfezionerà la griglia degli incontri, è molto probabile che il Lecce incontri una tra Bassano o Maceratese, e in ultima ipotesi il Pordenone; per sapere se si giocherà al Via del Mare oppure fuori bisognerà attendere il triplice fischio delle gare degli altri gironi. Questa sera il quadro sarà chiaro. E si potrà già studiare la prima finale da affrontare.

Di quest’ultima giornata c’è qualcosa da salvare: i gol e l’esultanza dopo la prima marcatura che ha denotato l’unità di un gruppo che ne ha vissute tante.

 

 

 

 

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