Scrivere una favola: fino all’ultimo respiro!

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LECCE – Niente è ancora scritto, tutto può succedere: fino alla fine, fino all’ultimo respiro. Anche se tutto, adesso, sembra estremamente difficile, quasi impossibile. Ma le favole calcistiche esistono e sono sempre esistite, fortunatamente. I miracoli sportivi possono realizzarsi: basta crederci, metterci il giusto impegno e una forte determinazione; il cuore oltre l’ostacolo. Lo scontro diretto tra Genoa e Lecce è andato ai rossoblù, 2-1, e tutti a casa: gli uomini di Nicola sono a +4 dai giallorossi, ma considerando gli scontri diretti lo svantaggio dei salentini è di ben 5 punti. Una sconfitta che sa già di verdetto finale, ma Fabio Liverani ci crede ancora, così come i suoi “ragazzi”. Mancano 4 gare alla fine della stagione e i punti a disposizione sono 12: prima Brescia in casa, Bologna e Udinese in trasferta e poi arriva il Parma al “Via del Mare”.

Un calendario non facile, ma sicuramente alla portata dei giallorossi, anche se in questo momento della stagione conta di più la “testa”, l’atteggiamento mentale, che la tattica e gli schemi. Non sarà facile, anzi non lo è per niente, la strada da percorrere presenta una salita molto ripida, buia. Anche l’infermeria non aiuta di certo i salentini, ieri si è fermato anche Babacar, Farias è uscito dal campo stremato e Petriccione verrà squalificato per una giornata dal giudice sportivo. Per Deiola, e forse anche per Calderoni, il campionato è già terminato. Gli errori individuali, quelli in fase di non possesso e non solo, continuano a condizionare un’intera stagione. Oltre ai limiti tecnici di una rosa che è stata costruita in estate con delle evidenti carenze “strutturali”. Nemmeno la fortuna, poi, è dalla parte di Mancosu e compagni. Ma c’è a chi, come Liverani, piace il calcio giocato e crede ancora nelle favole. Giusto così, deve essere così.

La salvezza sembra un’utopia, ma io ci crederò fino all’ultimo secondo, credo nel calcio giocato e continuerò a farlo. Anche perché il calcio ci ha già raccontato, in passato, tante belle fiabe”: così il tecnico romano a caldo, nel post match del “Marassi”, e queste parole risuonano forti nel cuore di chi ama il Lecce. In chi ci crede ancora, fino a quando la matematica non emetterà il suo verdetto definitivo.

Si può scrivere una favola, una nuova: la più bella e affascinate. Il Lecce e il suo condottiero, “don” Fabio, ci hanno abituati anche a questo.

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