ANDREA TABANELLI, LA SCHEDA – Conosciamo meglio il calciatore di Ravenna

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Tabanelli
Tabanelli
Tabanelli

LECCE (di M.Cassone) – Uno dei volti nuovi del Lecce 2017-18, appena arrivato in città nella sessione di mercato di gennaio è Andrea Tabanelli, un centrocampista completo che può svolgere diversi ruoli in mezzo al campo e può giocare anche sulla trequarti; la sua carriera fino ad ora è stata costellata da molti infortuni, adesso però fisicamente sta bene.

Il calciatore, nato il 2 febbraio 1990 a Ravenna, ha i piedi buoni e una grande visione di gioco e non ha mai lesinato impegno o lasciato un brutto ricordo nelle piazze in cui ha giocato; soltanto la sfortuna ha bloccato la sua carriera altrimenti giocherebbe in serie più importanti della C.

Arriva a Lecce dal Padova in un “coast to coast” sull’immaginaria linea che potrebbe legare due capolista dei rispettivi Gironi.

Proviamo a tracciare il suo profilo.

IN CAMPO – Calcisticamente cresce nel Cesena e nella stagione 2010-11 passa in prestito al Bellaria Igea Marina che milita in serie C2, scende in campo 27 volte e segna 2 gol; nella stagione successiva il Cesena lo manda in prestito alla Giacomense e in 26 presenze segna 3 gol. Poi rientra alla base e nel 2012-13 con la maglia della squadra in cui è cresciuto, in serie B, gioca 30 gare e 2 in Coppa Italia, rivelandosi uno dei centrocampisti più interessanti del torneo. Nella stagione successiva rimane a Cesena e contribuisce alla pima parte del campionato che vedrà i bianconeri ritornare in A e dopo 17 presenze e 1 gol nella sessione di mercato invernale accetta il trasferimento alla corte di Cellino, in A nel Cagliari, ma per lui il patron dei rossoblù ha altri progetti: mandarlo a giocare nella squadra che stava acquistando in Inghilterra, il Leeds United, ma il suo trasferimento salta per un cavillo burocratico, e viene quindi aggregato al Cagliari di Festa; debutta nella massima serie contro il Sassuolo in trasferta, gara che termina in pareggio con un gol per parte. Al termine della stagione rientra al Cesena, neopromosso in A.

Tabanelli con la maglia del Cagliari
Tabanelli con la maglia del Cagliari

La sfortuna però per Andrea è dietro l’angolo, e proprio nell’anno in cui poteva avvenire la sua consacrazione un infortunio lo mette in ginocchio;  riuscirà a disputare solo 7 gare nella massima serie. Nella stagione successiva troverà poco spazio e nel girone di andata, sempre con la maglia del Cesena, giocherà 4 gare prima di passare al Pisa nella sessione invernale del mercato. Dopo appena due gare si ferma per due mesi per un problema alle costole, poi sarà protagonista nei playoff diventando l’uomo ovunque di Gattuso, grinta e forza nella fase difensiva, estro e visione di gioco in fase propositiva, ma il suo bel momento si interrompe proprio nei minuti finali della finale contro il Foggia, dopo essere stato il migliore in campo, si infortuna gravemente alla caviglia; al termine della gara arriva la promozione ed i compagni lo portano in spalla per festeggiare un evento storico per il Pisa.

Inizia però un calvario personale, l’ennesimo, che lo tiene lontano dai campi da gioco circa per nove mesi. Conclude la sua esperienza a Pisa con un totale di 14 presenze e 2 gol, prima di passare al Padova a luglio 2017 ma non trova molto spazio e dopo 6 partite e 1 gol nel girone di andata, approda a Lecce, alla corte di Liverani.

FUORI DAL CAMPO – Caratterialmente, raccontato da chi lo conosce, è una forza della natura che trasmette serenità e riesce sempre a sdrammatizzare tutto con un sorriso; è un uomo “spogliatoio”, un ragazzo educato e senza grilli per la testa. È fidanzato con Sara, ravennate come lui, si conoscono da piccoli, sono amici da sempre, si strizzano l’occhio spesso, ma soltanto 5 anni e mezzo fa (orientativamente) scoprono di essere innamorati e iniziano il loro nuovo percorso di vita insieme.

Tabanelli
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CONCLUSIONI – Andrea Tabanelli, che ha assaporato la serie A, talento sfortunato, ha voglia e bisogno di rilanciarsi, è un calciatore che piace a mister Liverani (altrimenti non sarebbe arrivato), e Lecce per lui non sarà soltanto una città, una nuova maglia, ma può veramente essere una grande occasione per ricominciare e per provare a riprendersi il calcio che conta. E, siccome non è il primo calciatore che arriva a Lecce e rinasce professionalmente, le premesse per fare bene ci sono tutte… non ci resta che attendere l’unico verdetto meritevole di attenzione: quello del campo. Parola al campo!  

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