Coccole Perucchini: “Tornare a giocare sotto il muro della Nord è stato bellissimo”

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Perucchini
Perucchini. Foto P.Pinto
Filippo Perucchini, foto Pinto

LECCE (di Carmen Tommasi) – Il Lecce solitario in vetta alla classifica, un rigore ben parato e l’abbraccio virtuale della “sua” amata Curva Nord. Un ritorno nel Salento coi fiocchi per Fillippo Perucchini che, alla seconda presenza in giallorosso, sorride per l’ultima vittoria casalinga con il Siracusa a cui, con i suoi guantoni, ci ha messo un bel sigillo: “Ero emozionato per il mio ritorno al Via del Mare, ma mentalmente ero libero e tranquillo. Ho cercato di mantenere molto sangue freddo –ha spiegato il giocatore- in quello stadio che ormai considero casa mia.  Tornare a giocare sotto il muro della Nord è stato bellissimo. Adesso speriamo di continuare su questa strada, anche perché il supporto dei nostri tifosi è fondamentale. Dobbiamo sempre migliorarci, come è successo dopo il k.o. di Caserta”.

IL PENALTY – Il rigore, parato a Catania, secondo l’estremo difensore dei salentini, è stato un “regalo” dell’arbitro: “Secondo me, il rigore non c’era. Siamo arrivati assieme sulla palla con l’attaccante del Siracusa, che comunque era riuscito a calciarla e di certo non potevo smaterializzarmi (sorride, ndr). Un episodio che ci sta, fa parte del gioco, e per fortuna è andata bene. Cosa ho pensato un attimo prima del tiro? Lo devo parare. I rigori sono una lotteria, ma sono contento per il risultato finale. Una bella parata dedicata alla mia famiglia, alla mia ragazza Natasha e a tutti i miei compagni di squadra”.

GRUPPO FORTE – L’ex Benevento, ritornato in giallorosso in prestito secco dal Bologna con il calciomercato di riparazione, ha già le idee ben chiare su quello che deve fare la squadra e lui stesso: “Le sconfitte, come quella di Caserta, capitano, ma siamo riusciti a recuperare subito. Detto questo, sono felice per la vittoria ottenuta sabato scorso, per la prestazione e per il primo posto in classifica. Ora è importante sbagliare il meno possibile per non incorrere nel rischio di metterci a inseguire ancora. Dal punto di vista personale, poi, sto svolgendo un allenamento ad hoc con Sassanelli, proprio per il ruolo attivo del portiere che richiede il mister. Ci sono movimenti da imparare e sto lavorando duramente per  questo”.
  
CHI SE NE … FREGA –  Il portierone bergamasco, classe’ 91, pensa solo al Lecce e non alle dirette concorrenti alla serie B. “Le sconfitte di Matera e Foggia? Possono capitare a tutti le giornate storte, così come è anche successo a noi in quel di Caserta. Non esistono partite che vinci in partenza, questo è impossibile: gli ultimi risultati ne sono una dimostrazione. Le impressioni che avevo su questa squadra poi sono state confermate: si tratta questo di un gruppo forte, coeso e molto affiatato. Un fatto importante. Un nome di un mio compagno che mi ha impressionato che prima non conoscevo? Difficile fare nomi, perché in rosa abbiamo tutti giocatori importanti. Dico, però, Mancosu: Marco è un calciatore che ho visto da avversario e che mi ha sempre colpito, ma, ripeto, potrei farne tanti altri di  nomi. La gara di sabato con la Reggina? Noi dobbiamo pensare a portare a casa il risultato e a  fare una gara concentrata.  Il tutto senza pensare al risultato di Foggia-Matera: se non portiamo a casa i tre punti, noi per primi, i risultati delle altre non ci servono….”.

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