Né brocchi né fenomeni

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Gol di Caturano
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Il gol decisivo di Caturano (photopinto)

LECCE (di M.Cassone) – Non c’è mai nulla di scontato nel calcio e per ribadire tale concetto è arrivato lo scontro al vertice che Juve Stabia e Lecce hanno giocato al “Romeo Menti”.

Il Lecce, dopo aver racimolato 6 punti nelle ultime 5 gare, si ritrovava di fronte una squadra prima in classifica e in ottima forma che in casa aveva ottenuto 6 vittorie su 6.

La gara inizia su ritmi altissimi e le due formazioni schierate a specchio col 4-3-3 non si risparmiano nulla. Al 2° e al 3° minuto i salentini mettono paura ai campani prima con un tentativo dalla distanza di Lepore dopo l’uscita di Russo su Caturano, e successivamente sull’asse Torromino-Caturano con tiro del bomber di Scampia. Poi cresce la Juve Stabia, sfrutta il centrocampo friabile e la difesa distratta del Lecce, va in vantaggio con Kanoute e raddoppia con Izzillo con una sassata dalla lunga distanza. In entrambi i casi, messa da parte la bravura delle vespe, bisogna sottolineare gli errori dei giallorossi; sul primo gol con Vitofrancesco proteso in un’azione offensiva, centrocampo e difesa non fanno il proprio dovere facendosi sorprendere dall’indemoniato Sandomenico che una volta innestata la sesta marcia sembra imprendibile per gli avversari; sul secondo gol invece Izzillo è così solo da far quasi tenerezza, ha tutto il tempo di guardarsi allo specchio, sistemarsi la maglia e calciare.

Un “uno due” che avrebbe steso chiunque tranne i giallorossi che si vedono annullare un gol di Torromino per fuorigioco al 43° e poi rientrano in campo, nel secondo tempo, con il coltello tra i denti e la sciabola tra le mani e rivoltano le sorti di una gara che sembrava già perduta.

Padalino manda prima in campo Tsonev che entra subito in partita; al minuto 59 con un gran gol Pacilli accorcia le distanze, poi tocca ad Arrigoni e Doumbia e passa al 4-4-2 che in fase propositiva diventa un 4-2-4; al 69° arriva il secondo gol proprio con Tsonev e al 90° torna al gol Caturano che regala la vittoria ai propri tifosi.

Un vortice di emozioni, tanti errori e belle giocate da una parte e dall’altra e 5 gol uno più bello dell’altro; Juve Stabia – Lecce è uno spot per il calcio, per lo spettacolo e per chi vive questo sport con la leggerezza giusta che serve a capire che è soltanto il gioco più bello del mondo.

C’è ancora tanto da lavorare  ma al “Menti” il Lecce ha dato dimostrazione di maturità ed umiltà, di forza e coraggio,  mostrando di potersela giocare alla pari con tutti in questo campionato che sarà lunghissimo e difficilissimo e potrà essere vinto soltanto da chi sbaglierà meno.

Vero è però che vittorie come questa possono diventare la svolta per chiunque a patto che si faccia sempre tesoro di tutte le indicazioni, positive e negative, che l’andamento dell’incontro ha lasciato. I giallorossi non erano “brocchi” prima e non sono fenomeni oggi, bisogna avere il giusto equilibrio di giudizio tenendo presente che è una squadra tutta nuova e che sta crescendo nei tempi giusti: si può solo migliorare. Questa è la squadra di Padalino che può continuare in serenità i lavori nel “cantiere Lecce”; le basi sono state gettate, adesso si inizino a costruire muri solidi e si guardi di tanto in tanto al cielo, per montare il tetto c’è tempo.

Ora testa al derby col Taranto… passo dopo passo, da primi in classifica è più facile pensare positivo.

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