Il perfetto manuale dal titolo “Come pareggiare una gara già vinta”

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Padalino
Mister Padalino

LECCE (di M.Cassone) – Il Lecce di Padalino non riesce più a vincere: nelle ultime 3 gare ha racimolato 2 punti, perdendo a Catania e pareggiando con Foggia e Fondi. Ieri al “Purificato” è accaduto tutto il contrario di tutto in salsa giallorossa, perché fondamentalmente il Lecce ha deciso di farsi del male da solo, senza nulla togliere all’impegno massimo profuso dai ragazzi di Pochesci che hanno pareggiato meritatamente contro il blasonato avversario.

Nemmeno un giro di orologio dal fischio del sig. Robilotta e Torromino, servito da Caturano, insacca alle spalle di Baiocco. Il Lecce è padrone del campo e al 25° arriva il raddoppio con Pacilli che si incolla la sfera al piede e con un mix di potenza e precisione mette alle spalle dell’estremo difensore di casa, in diagonale. Sembra la domenica perfetta… appunto sembra, perché i giallorossi decidono di complicarsi la vita e risvegliano un avversario tramortito. Pochesci mette in campo Calderini al 27° e si schiera a specchio. I salentini diventano attendisti, arretrano e iniziano addirittura a soffrire l’esuberanza del Fondi che al 41° accorcia le distanze sfruttando le dormite dell’avversario e la staticità di Bleve e pareggia addirittura a tempo scaduto con Bombagi che su punizione mette a segno il gol della domenica.

Nel secondo tempo accade di tutto ma non arriva più il gol; Baiocco si rende protagonista, evitando il peggio, al 56° su Torromino, mentre Bleve conclude la sua sfortunata domenica con un doppio giallo al’83°; in porta va Mancosu che in uscita salva il risultato al minuto 89 su Calderini.

Termina per 2-2, risultato giusto perché i padroni di casa lo meritato tutto, con onore: sono ben messi in campo, ordinati e caparbi. È bravo Pochesci che inizia con il 4-3-1-2, lo cambia, passando al 4-3-3 inserendo Calderini e termina col 5-3-2 nell’ultimo quarto d’ora con Tommaselli al posto di D’agostino; e raggiunge il risultato con tutte le armi che ha.

I problemi sono tutti del Lecce che si fossilizza sullo stesso modulo e sugli errori di sempre e riesce a scrivere il perfetto manuale dal titolo “Come pareggiare una gara già vinta”. Il settore nevralgico di questa squadra è il centrocampo che non riesce a fare il proprio dovere fino in fondo; non vogliamo far nomi o attribuire la croce a nessuno, perché onori, pene e oneri sono sempre di tutti, mister in primis.

Una squadra che vuole vincere il campionato non può attendere l’avversario nemmeno sul 2-0, si deve provare a chiudere la gara definitivamente col terzo gol, e poi magari col quarto visto che il primo è arrivato dopo pochi secondi. Infine bisogna acquisire la personalità giusta che non è cattiveria ma consapevolezza nei proprio mezzi.

Mister Padalino, contro i pontini, non convince nell’autonomia dei cambi che non riescono a spostare l’asticella dell’incontro. Ovviamente pensiamo che Fondi sia solo un altro incidente di percorso sull’impervia via del torneo ma la realtà è quella che sottolineiamo da tempo: il Lecce è una buona squadra di C ma non è più forte delle altre concorrenti alla vittoria finale. A proposito di avversari: vince solo la Juve Stabia che vola a 28 punti, pareggiano Foggia e Matera che si ritrovano ancora, appassionatamente con i giallorossi al secondo posto con 25 punti. Segue il Cosenza a 19 punti che domenica sera farà visita proprio al Lecce.

I giallorossi devono migliorare e possono farlo, perché hanno le carte in regola per vincere gare come quelle di Vibo e di Fondi, in attesa di gennaio e di qualche regalino dal mercato di riparazione da parte della società di Via Col. Costadura.

 

 

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