Punto guadagnato

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LECCE (di M.Cassone) – Dopo quattro vittorie consecutive, nelle prime quattro giornate il Lecce subisce lo sgambetto dalla Casertana e non riesce a trovare la via del gol, termina a reti inviolate, con un pareggio pressoché giusto, la quinta giornata.

Terza partita in sette giorni, la stanchezza vince sul cinismo dimostrato nelle altre gare e i giallorossi non riescono a capitalizzare le occasioni create. A mente fredda possiamo ben dire che Padalino avrebbe potuto far tirare il fiato a qualche centrocampista, perché la chiave delle vittorie finali è proprio la gestione del turn over, e poiché la rosa giallorossa è ben assortita in ogni ruolo, bisognerebbe osare; a rafforzare questo concetto arrivano le ottime prestazioni della linea verde giallorossa formata da Fiordilino, Tsonev e Vutov che si comportano da veterani e non lasciano trasparire nessuna forma di emozione o di sudditanza psicologica.

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Padalino e Di Corcia

La squadra salentina ha sofferto molto a centrocampo: Arrigoni è apparso appesantito, Mancosu meno lucido del solito, e Lepore meglio come centrale che come mezzala, un ruolo in cui fatica a ritrovarsi ma questo lo sa lui e anche il mister che preferisce tenerlo in campo anche nel secondo tempo, e lo sposta al centro mettendo ai suoi fianchi Tsonev e Fiordilino, due giovanissimi dai piedi buoni che sanno dare del tu al pallone. Altro problema di quest’avvio di stagione, che abbiamo già evidenziato, anche dopo ogni rassicurante vittoria, è la fascia sinistra dove Ciancio ancora non riesce a trovare la giusta dimensione. Ritornando al centrocampo, il mister di Foggia potrebbe pensare di spostare Lepore sulla linea difensiva e Vitofrancesco, sempre ottime le sue prestazioni, più avanti, anche perché ha le caratteristiche per fare bene anche lì. Attenzione però, l’importante sarà non fossilizzarsi sull’idea di calciatori intoccabili, l’importante sarà gestire tutte le risorse nel modo giusto.

Il Lecce parte bene contro la Casertana e dopo 40 secondi crea apprensione all’avversario sull’asse Pacilli-Caturano. Gli ospiti rispondono subito con due ripartenze fulminee e vanno vicini al gol al 6° minuto ma Bleve libera con i pugni. Dopo due minuti risponde Torromino su assist di Pacilli ma viene fermato in fuorigioco. È una bella gara, le squadre si affrontano senza paura di perdere. Nel primo tempo i padroni di casa creano ma non finalizzano in più circostanze, al 13° il missile di Arrigoni, unico vero squillo della gara per il centrocampista ex Cosenza, termina di poco alto sulla traversa, al 24° ci prova Torromino imbeccato da Vitofrancesco, manca però quel pizzico di fortuna che soffi sul pallone spingendolo oltra la linea bianca; vero è, però, che i falchetti sarebbero potuti passare in vantaggio in qualche limpida occasione come quella in cui Bleve al 42° deve spazzare via distendendosi.

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Ginestra in uscita

Nel secondo tempo il copione è lo stesso, il Lecce ci prova e la Casertana ribadisce che non è l’agnello sacrificale di turno. Al 55° Torromino, col piede fatato, trova Pacilli in area ma l’ex Cremonese calcia alto sopra la traversa; al 74° sempre Torromino con una giocata per palati fini, di tacco, libera Ciancio permettendogli l’ingresso in area ma il terzino calibra malissimo il cross; al minuto 85 Caturano serve una palla al bacio a Torromino che spara in porta ma trova Ginestra che col corpo gli nega la gioia del gol; al 90° Hulk, con un bel cross ricambia il favore a SuperSasà che impatta male di testa e la sfera termina fuori. Poi arriva la grande paura: Ramos si trova a tu per tu con Bleve e potrebbe regalare 3 punti alla Casertana ma il portiere salentino si dimostra in gran forma e si tiene stretto il pareggio. I giallorossi lottano fino alla fine, si riversano nella metà campo avversaria ma il gol non arriva nemmeno allo scadere, quando Torromino ci prova ancora.

Questo Lecce è ancora un cantiere aperto nel quale, comunque, si lavora bene e si vedono delle buone fondamenta: Padalino ha il merito di aver già dato un’identità di gioco a questa squadra; ora però dovrà trovare l’assetto definitivo e fare le scelte giuste. È una squadra tutta nuova, ciò nonostante è lì a solleticar la vetta dalla prima giornata. C’è tanto da lavorare, ci vuole pazienza e bisogna tenere i piedi ben piantati a terra, ma siamo convinti che si possa soltanto migliorare, tutto dipenderà dalle scelte, che dovranno essere coraggiose, senza se e senza ma. Buon pareggio dunque, ottimo punto, perché è impensabile di poterle vincere tutte.

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