Lecce 2016-17 = amicizia

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Giuseppe Torromino

LECCE (di M.Cassone) – Durante una conferenza stampa sono sempre attento a guardare negli occhi chi parla, più che ascoltare prendendo appunti, preferisco cercare “il particolare”.

Giuseppe Torromino parlando del rapporto con Sasà Caturano ed espandendo, successivamente, il concetto anche a capitan Lepore e quindi al gruppo ha detto: “Tra di noi è nata subito un’amicizia forte che si riscontra nel campo”. Un termine che è uscito spontaneo dalle righe dei pensieri del calciatore di Crotone. Si è percepito dal tono della voce e dagli occhi sinceri.

Lui è un duro in campo, è un leader… un leader intelligente, di quelli che hanno capito da sempre di esserlo ma hanno la consapevolezza di aver bisogno di tutti, perché nel calcio, così come in ogni settore lavorativo,  non si vince mai da soli.

Amicizia è una parola magica che nasce da un legame che produce stima, empatia e affetto che sono tre elementi che possono diventare corazza, forza e coraggio. Impastando il tutto nasce il “gruppo”.

Questo Lecce ha un’anima pulita che danza come una “Étoile” farebbe di fronte al suo pubblico. Ovvio però che ora va tutto bene, è tutto bello, 12 gol segnati e soltanto uno al passivo, scorre tutto liscio come l’olio, ma se questa squadra riuscirà a mantenere quel legame forte che risponde al termine di amicizia, quando arriveranno i momenti difficili saprà superarli, come appunto una ballerina che balla sotto la pioggia senza aspettare che spiova.

L’amicizia perfetta è quella che riesce a soffrire per donare il bene all’altro, che riesce a calarsi nei panni altrui senza invidia, in modo onesto. E se tutti si impegneranno a pensare al bene altrui, si ritroveranno protetti da una corazza.

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L’esultanza giallorossa

Francis Bacon, pittore e pensatore irlandese, asserì che l’amicizia muta in sereno le bufere e le tempeste degli affetti, non di meno crea completa chiarezza nell’intelletto, liberandolo dall’ oscurità e dalla confusione dei pensieri.

Ecco perché è importante quello che oggi ha detto Torromino, e vale più di un gol al 90° che consentirebbe alla squadra di vincere una partita: perché un gol può regalare una vittoria, l’amicizia può regalarti “la vittoria”.

Non ci resta che aspettare e ammirare questi ragazzi… ma una cosa è certa, hanno incominciato dalla lettera A di amicizia e con questi presupposti possono arrivare alla V di vittoria, dopo aver scherzato e creduto alla G di gruppo.

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