LE PAGELLE – Foggia-Lecce: promossi e bocciati tra i giallorossi

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Le pagelle

FOGGIA (di Carmen Tommasi) – In uno stadio Pino Zaccheria “addobbato” per le grandi occasioni, per la gara valida per la semifinale di ritorno playoff, il Lecce di Piero Braglia perde 2-1 e dice addio al sogno serie B. Partono bene gli ospiti, che devono rimontare il 3-2 subito all’andata, ma i padroni di casa sono abili a chiudersi e a ripartire. Il primo tempo si chiude con uno 0-0 che scontentata entrambe le squadre. Segna la formazione di Roberto De Zerbi al 4′ della ripresa con Marti Riverola con un grande tiro dalla distanza imparabile per Pippo Perucchini e lo Zaccheria esplode in una gioia incredibile. Raddoppia il Foggia con il solito Vincenzo Sarno. È di Sasà Caturano, al 74′, l’unico gol del Lecce. Al fischio finale è festa per il Foggia che incontrerà il Pisa in finale e al Lecce non resta che leccarsi le ferite per il quarto campionato di fila.

LE PAGELLE:

Filippo Perucchini: TRAFITTO. Una paratona sull’ex giallorosso Gianluca Di Chiara, e non solo, che vale per lui la “quasi” promozione per la gara più importante della stagione. Questa, però, è solo un’amara consolazione, perché poi ne incassa due e il suo Lecce dice addio alla finale. VOTO 5.5.

Franco Lepore: JOLLY: LACRIME AMARE. Gioca nel ruolo di terzino destro e lo fa con il giusto piglio. Mano stretta al cuore ad inizio match e tanta corsa per la sua amata maglia: il tutto serve a poco. Marca Chiricò che non è per nulla un cliente facile. Le lacrime finali la dicono tutta sul suo amore per il Lecce. VOTO 6.

Francesco Cosenza: TENTENNA ALLA GRANDE. Un signor giocatore che qualsiasi allenatore vorrebbe avere in squadra, ma nel match odierno sembra aver perso la bussola. Va in difficoltà e perde tutti i contrasti con gli avversari soprattuto ad inizio gara. VOTO 4.5.

Giuseppe Abruzzese: CORAGGIOSO. Con le buone o con le cattive ci mette sempre una pezza anche dove i compagni di squadra non arrivano, ma anche lui oggi va in bambola e si perde in più di un’occasione. VOTO 5.

Matteo Legittimo: IN AFFANNO. Soffre e non poco la vivacità degli avversari che dalle sue parti sembrano divertirsi davvero tanto. VOTO 5.

Abdou Doumbia: IRRITANTE. Parte a destra, poi passa a sinistra e si alterna con l’uruguaiano Surraco. Ha l’occasione d’oro per portare in vantaggio i suoi, ma spreca in malo modo. VOTO 5.

Romeo Papini: CAPITAN CORAGGIO. Prende per mano la squadra e prova a dirottarla verso la retta via, ma è una gara difficile e senza via d’uscita anche per lui. VOTO 5.5.

Stefano Salvi: NERVOSO. La sua è una partita di grande carica agonistica, ma di eccessivo nervosismo. VOTO 5.

Juan Surraco: IN BALIA DELLE “ONDE”. Ci mette del suo, ma sembra spaesato e poco propositivo. Stanco e poco reattivo. VOTO 4.5.

Davide Moscardelli: INCHINATEVI. È il primo difensore del Lecce: l’attaccante del Bologna lo si trova in tutte le zone del campo. Quando può prova ad impensierire Narciso, ma la porta sembra stregata e lui è troppo impreciso. Esce dal campo stravolto. VOTO 6.5.

Salvatore Caturano: SEMI-TRASPARENTE. Un tiro e un gol. Ha davvero poco spazio (o meglio palloni giocabili) per agire e non vede mai la porta. Partita senza grandi sussulti e giocate importanti per l’ex Ascoli. VOTO 5.

Giuseppe De Feudis (dal 73′ st): SO AND SO. Entra nel momento peggiore del match in cui tutto è compromesso e può fare davvero poco. VOTO 5.

Alessandro Carrozza (dal 78′ st) sv.

Ali Sowe (dall’83’ st) sv.

Allenatore Piero Braglia: ADIOS AI SOGNI DI GLORIA. Cambia modulo, ma il Foggia sembra troppo determinato e in gamba per il suo Lecce. Una rimonta pazzesca con 18 risultati di fila e poi? Tanta sofferenza e tante occasioni perse. Viene anche espulso per proteste e finisce tutto come non doveva. VOTO 5.

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