Carlo Laudisa ci racconta Pantaleo Corvino nel giorno di Lecce-Fiorentina

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Pantaleo Corvino, Direttore Area Tecnica US Lecce
Carlo Laudisa

Carlo Laudisa, noto giornalista della Gazzetta dello Sport, e opinionista nella nostra trasmissione Piazza Giallorossa in onda su TeleRama, nel giorno della sfida Lecce-Fiorentina traccia sulle pagine della Rosa un profilo del grande ex di giornata del direttore dell’area tecnica del Lecce Pantaleo Corvino. Il maresciallo di Vernole salentino verace ha fatto anche le fortune della squadra viola.

Ecco l’articolo integrale:

Dieci anni di qua, 10 anni di là. Pantaleo Corvino stasera giocherà in casa (in tutti i sensi) al Via del Mare, ma batterà forte anche il suo cuore viola. Lecce è il suo amore naturale, la Fiorentina è quello acquisito. Ha riportato il Salento in Serie A e insegue la salvezza con la banda più giovane del campionato, mentre in riva all’Arno ha ottenuto traguardi importanti in due cicli distinti: quattro qualificazioni alla Champions League e una semifinale di Europa League.

È la prima volta che affronta i toscani dopo la separazione consensuale di tre anni fa. Un gesto d’affetto per Firenze (rinunciando a 2 anni di contratto) e di coerenza verso la famiglia Della Valle. Un addio in punta di piedi, dovuto alla contestazione strisciante verso la famiglia marchigiana che pure aveva riportato in alto i toscani. E in questo rapporto di amore-odio il manager di Vernole ha indossato i panni del protagonista. Subito beniamino della curva Fiesole, resta l’eco di quei cori entusiasti: “Quanto l’è bello Pantaleo” o di quegli striscioni al miele: “Salviamo il PandaLeo”. Sono gli anni dei successi in serie e degli acquisti azzeccati: da Gilardino a Toni ma anche Osvaldo e Jovetic. Arrivano, però, anche le grandi cessioni: Nastasic, Felipe Melo, Ljajic e Vargas.

Il modello Corvino è nato tra i dilettanti e non fa mai cilecca. Grandi investimenti nel settore giovanile (scudetti Primavera a Lecce e svariati titoli a Firenze) e fiuto per i talenti da valorizzare. Emblematico il suo approdo al Franchi nel 2005: porta il bulgaro Bojinov per 16 milioni e taglia il cordone ombelicale dalla sua creatura giallorossa con la dote di 4 storiche salvezze. Abile negli affari, istrione nei rapporti. Nel suo biglietto da visita viola c’è anche la benedizione paterna e quel ricordo indelebile: “Mio padre tifava Fiorentina e quando avevo 9 anni mi portò in corriera a Bari per vedere la sua grande squadra”. Impossibile passare inosservato, insomma. Fanno simpatia anche le sue scorribande dialettiche. I cronisti fiorentini sorridono quando dice “Diamo una botta alla botte e una al tampagno”. Sarebbe un colpo al cerchio e una alla botte, ma l’espressione del Panta è l’originale dialetto salentino…

Richiamato nel 2016 dai Della Valle dopo l’intermezzo di Bologna, riparte con un nuovo ciclo e con una nuova ondata di giovanotti di belle speranze. Accarezza di nuovo la qualificazione in Champions, ma l’umore della piazza è nero. Compaiono anche gli striscioni polemici: “Voi per profitto, noi per passione. Non potremo andare mai nella stessa direzione”. Nel conto ci sono le vendite di Bernardeschi, Veretout e Chiesa per citare i più in vista. Ma l’elenco è molto più nutrito, mal contati nelle casse del club negli ultimi anni sono entrati circa 200 milioni di euro. L’ultima perla è Vlahovic, costato appena 1,5 milioni di euro e venduto alla Juve per 80 con i bonus. E dire che i suoi detrattori gli fanno pesare di aver pagato in anticipo lo stipendio al giocatore per strapparlo alla concorrenza. Nei suoi ultimi mesi fiorentini Pioli ha in attacco Muriel, Simeone, Chiesa e Vlahovic, eppure le polemiche sono tutte per Thereau: considerato inadeguato. A distanza di anni certe sentenze evaporano, restano i bilanci tecnici. E il Panta si è congedato da Firenze con un attivo di fondo. Basti pensare che nella rosa di Vincenzo Italiano ci sono ancora tanti suoi gioielli: da capitan Biraghi, alla colonna Milenkovic, ma anche Terracciano, Venuti, Terzic e Zurkowski, senza considerare le stelline delle giovanili.

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