Un Lecce deludente pareggia a Messina

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Pareggio a Messina per il Lecce

MESSINA (di M.Cassone) – Il sole prepotente e tanti bambini (delle scuole calcio cittadine) colorano di luce il manto erboso e accompagnano l’ingresso delle squadre in campo; al San Filippo – “Franco Scoglio” di Messina si affrontano i padroni di casa allenati da Di Napoli e il Lecce di mister Braglia per la 31^ Giornata del Girone C del Campionato di Lega Pro.

 I siciliani hanno ben poco da chiedere al campionato, con 41 punti non corre nessun rischio, i salentini invece che sono appaiati al secondo posto col Foggia con 56 punti a 4 lunghezze dal Benevento capolista, devono vincere per continuare a sperare in una promozione diretta e per raggiungere i play off matematicamente.

Le due squadre, dopo un minuto di silenzio in memoria di Franco Radaelli, ex calciatore del Messina, danno vita ad una gara per nulla entusiasmante; il primo tempo non regala emozioni, il match si accende nella seconda frazione col vantaggio salentino di Lepore e il pareggio di Tavares.

Un Lecce spento e sottotono non riesce più a vincere, in questa fase della stagione, è imbarazzante quello che sta accadendo alla truppa di Braglia. Buona la prova dei padroni di casa che meritano ampiamente il pareggio.

PRIMO TEMPO – Mister Di Napoli, in piena emergenza perché è costretto a fare a meno di 10 elementi (Baccolo e Fusco appiedati dal Giudice Sportivo, Barilaro, Berardi, Barisic, Bramati, Giorgione, Ionut, Russo e Scardina infortunati), schiera con il 4-3-3: Addario; Mileto, Burzigotti, Martinelli, De Vito; Russo, Zanini, Fornito; Gustavo, Tavares, Salvemini.

Mister Braglia, che ha lasciato a casa Surraco e Curiale, risponde schierando una formazione a specchio con: Bleve; Alcibiade, Cosenza, Abruzzese, Legittimo; Lepore, Papini, Salvi; Doumbia, Moscardelli, Sowe. Inizia con la difesa a 4.

Nei primi 15 minuti i ritmi sono blandi, quasi “anestetizzanti” alla vista ma il copione è chiaro: il Lecce prova a fare la gara col Messina che non ha nessuna fretta di tentare nulla ma è guardingo e pronto a ripartire. La prima conclusione della gara è peloritana ed arriva dai piedi dell’ex di turno Gustavo che dai 20 metri, a giro, costringe Bleve a volare per smanacciare in angolo la sfera; sugli sviluppi Tavares impatta di testa la sfera ma la spedisce alta sulla traversa.

Al 19° il Lecce potrebbe passare in vantaggio ma Moscardelli lanciato a rete, disturbato da De Vito, calcia addosso al portiere e spreca malamente. La squadra di Braglia non riesce a manovrare in maniera fluida e si affida alle palle inattive ed i tiri da fuori area: al 38° è capitan Papini che sgancia dal limite un missile che finisce di pochi centimetri sopra la traversa. un minuto dopo Sowe ruba il tempo ai due centrali del Messina e scatta in velocità ma, di fronte al portiere, arriva Mileto che recupera, lo ostacola e devia la palla in angolo.

I salentini crescono col passare dei minuti ma dimostrano di non avere quel “quid” in più negli ultimi venti metri. La prima frazione termina 0-0.

SECONDO TEMPO – Nessun cambio nell’intervallo. Il primo tiro è di Zanini del Messina al 57° ma Bleve non ha problemi ad impossessarsi della palla. Poche emozioni. Al 59° Sowe gioca la sfera per Lepore che calcia addosso a De Vito.

Un minuto dopo arriva la svolta della gara: Braglia manda in campo Caturano al posto di Sowe. Passano appena 50 secondi e il ragazzo di Scampia lanciato da Abruzzese entra in area e viene atterrato da De Vito, per l’arbitro è calcio di rigore; dal dischetto Lepore, finta, tiro e portiere spiazzato, Lecce in vantaggio.

Al 67° primo cambio per Di Napoli: dentro Cocuzza fuori Russo.

Il Messina prova a ritrovarsi e lo fa alla grande con Tavares che sorprende la difesa salentina e con una palombella pareggia le sorti dell’incontro.

Al 75° secondo cambio per il Lecce: fuori Doumbia dentro Carrozza. Cinque minuti dopo buona parata di Addario che smanaccia un tiro cross di Lepore (imbeccato da Carrozza). Subito dopo terzo cambio per Braglia: dentro Lo Sicco fuori Salvi.

Due minuti dopo Di Napoli manda in campo il veloce Padulano al posto di Salvemini.

In mezzo al campo si combatte in modo disordinato e al minuto 84 capitan Papini si becca il giallo per fallo tattico sull’ultimo entrato Padulano.

Tre minuti dopo Lepore pesca Caturano in area che da due passi sfiora soltanto la sfera di testa e la manda fuori.

Al minuto 89 brividi per il Lecce: Tavares lancia Cocuzza che beffa la difesa avversaria ma grazia Bleve calciando malissimo.

Al Lecce rimangono 5 minuti di recupero ma tranne un tiro di Carrozza al 92° deviato da Addario non riesce a fare nulla e, quasi certamente, dice addio alle residue speranze di una promozione diretta, ora non resta che pensare ai play off.

Deludente la prestazione dei ragazzi di Braglia che creano poco e sembrano ancora più stanchi di come erano apparsi nelle ultime due uscite. Al tecnico di Grosseto ora tocca fare delle valutazioni perché molte delle sue scelte sembrano alquanto immotivate (gestione Curiale e Caturano su tutte).

Onore al Messina che con una squadra imbottita di ragazzini gioca meglio del blasonato avversario.

TABELLINO

MESSINA – LECCE 1-1

MESSINA (4-3-3) – Addario; Mileto, Burzigotti, Martinelli, De Vito; Russo (67° Cocuzza), Zanini, Fornito; Gustavo, Tavares, Salvemini (82°Padulano). A disposizione: Di Stasio, Aleo, Biondo, Masocca, Bossa, Lia, Longo. Allenatore: Di Napoli

LECCE (4-3-3) – Bleve; Alcibiade, Cosenza, Abruzzese, Legittimo; Lepore, Papini, Salvi (80° Lo Sicco); Doumbia (75°Carrozza), Moscardelli, Sowe (60°Caturano). A disposizione: Perucchini, Liviero, Camisa, De Feudis, Vècsei, Beduschi. Allenatore: Braglia

ARBITRO: sig. Giosue’ Mauro D’apice di Arezzo

ASSISTENTI: sig. Mauro Galetto di Rovigo e sig. Salvatore Affatato di Vco

MARCATORI: 63° Lepore (L) su rig., 71° Tavares (M)

AMMONITI: 55° Fornito (M), 65° Cosenza (L), 69° Caturano (L), 84° Papini (L)

 

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