Le 4 d: parla il tifoso. Marra: “Lecce, fino alla fine per la promozione. Col Matera serve il pienone”

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Piero Marra

LECCE (di Carmen Tommasi) – Un Lecce vincente, concreto, guerriero, corsaro  e voglioso di serie B è quello che sabato scorso ha battuto, con un roboante e sofferto 4-3, il Cosenza allo stadio “San Vito”. Vittoria che ha portato i salentini ai 18 risultati utili di fila e a meno uno dalla capolista Benevento, in attesa della delicata partita casalinga di domenica pomeriggio, con fischio d’inizio alle ore 17:30, con il tosto Matera per la 29esima giornata del girone C di Lega Pro.

Per la rubrica “Le 4 d” -le quattro domande che ogni settimana poniamo al tifoso di turno per sondare lo stato d’animo della piazza attorno a capitan Romeo Papini e compagni- questa volta abbiamo intervistato il commercialista Piero Marra di Melendugno, membro di “Passione Lecce”, esperto e passionale sostenitore della formazione giallorossa ormai da anni.

Cosenza-Lecce 3-4: che tipo di partita è stata?

“Una partita avvincente da sconsigliare ai sofferenti di cuore. La squadra è entrata in campo con la giusta determinazione, consapevole dei propri mezzi ed in grado di imporre il proprio gioco. Il piglio giusto da squadra ormai interamente calata nella mentalità della terza serie nazionale, la voglia di volerla vincere a tutti i costi, la forza dell’avversario, che in questo campionato non aveva mai perso in casa, oltre al fatto di conoscere già i risultati delle altre pretendenti alla vittoria finale, ha inciso profondamente sulla prestazione della squadra e sul conseguente risultato finale. L’unico neo, non da Lecce bisogna ammetterlo, l’aver subìto tre gol e ancora più paradossalmente averne subìto, due dei tre, in contropiede. L’importante conferma viene invece dalla panchina. Indipendentemente dalle scelte iniziali, chi subentra a gara in corso, riesce comunque a incidere, dando il proprio prezioso contributo. Questa partita e soprattutto quest’altra prestazione, hanno consegnato oltre che rimarcato, ancora una volta al campionato di Lega Pro, la certezza che la nostra squadra, possa giocarsi fino in fondo le proprie chance promozione”.

Chi tra Juan Surraco e Davide Moscardelli è più fondamentale nel gioco e negli equilibri del Lecce di Piero Braglia?
“Ho sempre apprezzato la personalità e lo spirito con il quale gioca il bomber Moscardelli. Un calciatore che ha calcato terreni da serie superiore, accettando di scendere di categoria, rimettendosi in discussione, per aiutare una piazza importante come Lecce, a tornare nel calcio che conta. Ho letto e sentito critiche nei confronti del nostro bomber, spesso ingenerose ed inopportune. Lui che rispetto all’inizio di campionato, tarda a trovare la forma fisica migliore, diventa determinante e devastante, quando raggiunge il top. Ha fatto 9 gol in totale e 4 nelle ultime gare, dimostrando che i problemi se li è lasciati abbondantemente alle spalle. Giocare con Surraco al fianco, altra piacevole sorpresa del direttore Trinchera, crea una sorta di completamento del reparto offensivo (tecnica individuale, unita alla forza fisica). Quando hai calciatori dai piedi buoni che fanno la differenza non puoi non farli giocare. Non sono gli unici, ne abbiamo degli altri di qualità, tecnicamente validi, i quali sono costretti loro malgrado, ad accomodarsi in panchina. Non dimentico infatti Caturano e Curiale, un lusso per la categoria”.

Braglia Trinchera
Mister Piero Braglia e il diesse Trinchera

Diciotto risultati utili di fila: merito di…?

“I diciotto risultati utili consecutivi, un intero girone, sono il frutto del lavoro costante e attento, portato avanti da Mister Braglia. Dal suo avvento, il tecnico ha lavorato tanto sul piano psicologico, incutendo nei confronti dei propri calciatori, l’autostima necessaria oltre che il giusto atteggiamento per affrontare questo campionato. Ho sempre sostenuto che la scelta di puntare su mister Braglia, dava concretezza, razionalità ed il giusto equilibrio a questa squadra, lui, profondo conoscitore di questa categoria. Il merito è suo, ma anche dell’intera rosa e della dirigenza, alla quale voglio fare il mio plauso, per come, nel breve periodo e lavorando sodo, è riuscita a strutturare la stessa società ed al contempo entusiasmare il popolo giallorosso. Questa tifoseria ha dimostrato nei momenti difficili il suo profondo attaccamento ai colori sociali, ora ancor di più”

Guardi la classifica: chi va in serie B e chi retrocede?

“Il Benevento è ad un passo dalla serie B (sorride, ndr), poi c’è tutto il resto del gruppo. Il nostro Lecce probabilmente avrà il miglior piazzamento play off (sorride ancora, ndr). Scherzi a parte, non è il momento adatto per fare delle classifiche, ora è necessario vincere le residue battaglie che rimangono ancora, poi tireremo i conti. La zona retrocessione vede ormai spacciata la Lupa Castelli Romani, poi il Martina di Franceschini, (spero possa rimanere in gioco fino alla fine, affronterà il Benevento alla terz’ultima) e l’Ischia, prossimo avversario dello stesso Benevento. Il Catania è nella bagarre della zona calda (auspico in una grande prestazione della squadra di Mister Moriero tra tre domeniche). Un ultimo pensiero lo rivolgo al popolo giallorosso, c’è necessità del pienone nella prossima gara interna con il Matera, c’è necessità di dimostrare ancora una volta, l’amore nei confronti di questa squadra, la squadra che rappresenta la nostra meravigliosa terra. Avanti Lecce”.

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