Coda a Piazza Giallorossa: “A Lecce sto benissimo”

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M. Coda (foto Pinto)
Massimo Coda, ospite a Piazza Giallorossa su TeleRama

LECCE – Sereno, sorridente e determinato, Massimo Coda ospite di Piazza Giallorossa, ha parlato del suo bel momento, del traguardo dei cento gol, del prossimo avversario, del suo futuro, ed ha risposto alle domande da casa evidenziando che ama Lecce e che chiuderebbe volentieri la carriera in maglia giallorossa.

EMOZIONI, NON SOLO GOL MA ANCHE ASSIST – “Quando fai gol è sempre la stessa emozione, ma nella ma carriera mi sono sempre contraddistinto per essere un assist. Fra i due scelgo il gol, ovviamente”.

100 GOL IN B – “Sono contento per i 100 gol, è un bel traguardo. Quando arrivai, l’anno scorso, Corvino (con la frase si può sbagliare la moglie ma non il portiere e l’attaccante, n.d.r.) mi ha caricato di responsabilità, me le sono prese ed è andata bene”.

PROMOZIONE – “Dobbiamo giocare ancora quattro partite complicate, andiamoci cauti. Se giochiamo come sappiamo però, senza pensare agli altri possiamo vincerle tutte. A questo punto dipende solo da noi stessi. Secondo me se il Benevento vince il recupero di giovedì è la candidata numero uno per dar fastidio a tutti. La Cremonese al momento è avvantaggiata”.

PROSSIMO AVVERSARIO – “La Reggina ci terrà a fare bella figura, se la giocheranno perché hanno giocatori di qualità. Questo non ci spaventa, siamo pronti a tutto, siamo consapevoli di quello che ci aspetta adesso”.

TIFOSI SPECIALI – “Ultimamente i miei genitori stanno venendo a tutte le partite casalinghe, vogliono starmi vicino e vogliono far festa quest’anno”.

FUTURO – “A settembre ho rinnovato il contratto (fino a giugno 2024), vorrei che la mia carriera finisse a Lecce ma nel calcio, si sa, le cose cambiano in continuazione; a Lecce però sto benissimo, sta bene la mia famiglia e amo questa città”.

PEGNO IN CASO DI PROMOZIONE IN A – “Mia moglie mi ha detto di farmi biondo, però non so se me la sento”.

IL GIOVANE REGISTA – “Hjulmand è un giocatore che contrasta tantissimo in mezzo al campo, si fa sentire. Oltre a giocare bene la palla con i piedi. Per un play è fondamentale fare entrambe le cose e lui le fa. Sicuramente lo vedremo in altre squadre”.

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