Liverani prolunga fino al 2022, Sticchi Damiani: “Il mister sarà coinvolto nella vita del Lecce”

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58443311_384862418774989_7172822648219500544_nLECCE – Un amore ed un rapporto quello tra il Lecce e Fabio Liverani nato improvvisamente e che durerà fino al 2022. A dare la lieta notizia in conferenza stampa, svoltasi questa mattina al Via del Mare, sul prolungamento contrattuale al tecnico romano e al suo staff tecnico è stato il presidente Saverio Sticchi Damiani, con accanto il vice presidente Corrado Liguori e alla presenza dei consiglieri Silvia e Dario Carofalo.

Il numero uno giallorosso con molto orgoglio ha chiosato con il sorriso sulle labbra: “Questa scelta va nella direzione di consolidare il percorso che tutti assieme abbiamo intrapreso. Abbiamo deciso di fare questo tipo di ragionamento per dare un segnale non legato al risultato sportivo di questa annata, un segnale di continuità.  Ovviamente questa scelta è condivisa da tutta la proprietà e dal direttore sportivo Meluso, che è all’estero per impegni di lavoro. Tengo in particolar modo a ringraziare tutti i componenti dello staff tecnico (in sala stampa erano presenti Manuel Coppola, Federico Fabellini, Maurizio Cantarelli, Alessandro Bulfoni e Luigi Sassanelli, ndr), che badano a lavorare lontano dai riflettori in modo estremamente scrupoloso e professionale“.

IL CONTRATTO – L’avvocato leccese spiega i termini del contratto all’ex allenatore della Ternana:  “Il nuovo contratto scade a giugno 2022, ha una serie di clausole che riguardano ad esempio la valorizzazione del parco calciatori.  Per far sì il pieno coinvolgimento del mister nella vita del club. E’ regolata l’interruzione anticipata del contratto, così come facciamo per tutti, è prevista una clausola bilaterale che consente a una delle parti col pagamento di una penale di risolvere anzitempo il contratto. Voglio ringraziare anche il suo staff tecnico, ci ha dato tantissimo, si tratta di professionisti super competenti, dei veri lavoratori. Non smetterò mai di ringraziarli, se siamo qui è grazie anche al loro lavoro”.

LA GARA DI DOMENICA – La partita con Brescia è una sfida molto importante per il futuro  del Lecce:  “Mi piace arrivare al big match sulla scia di questa notizia, l’unica cosa che possiamo fare in un mondo così irrazionale è programmare e farsi trovare pronti. Rispetto all’imponderabile del calcio l’unica cosa che può fare è programmare. Anche se dovesse andare male nell’ipotesi peggiore ripartiremo col mister che ha fatto il miglior calcio della B, figuratevi nelle ipotesi migliori. La capienza per la sfida contro i bresciani? E’ di 26.096 spettatori. I distinti saranno recuperabili quando verranno cambiati i tornelli. Essendo un investimento importante non l’abbiamo fatto, per il furuto è una delle cose che abbiamo programmato. Sul tema stadio nei prossimi giorni faremo una conferenza specifica. Ci saranno novità importanti, appena avremo informazioni precise sull’intervento che andremo a fare ne parleremo”.

Fabio Liverani, allenatore del Lecce (foto P. Pinto)
Fabio Liverani, allenatore del Lecce (foto P. Pinto)

ECCO IL MISTER –  Il tecnico Fabio Liverani è molto soddisfatto della scelta fatta e lo dichiara a gran voce: “Per me è un giorno importante, sono felice di poter programmare qualcosa di importante in una società che è cresciuta con me. Abbiamo fatto -ha spiegato il mister romano– un percorso molto tortuoso che è la serie c, con grande fatica l’abbiamo superata. Con l’umiltà e il lavoro siamo partiti a luglio cercando di mantenere la categoria, oggi a tre giornate dalla fine abbiamo la possibilità di fare qualcosa che rimarrebbe nella storia di questa città”.

I MOTIVI “L’obiettivo del prolungamento è la continuità e la crescita globale della società e dello staff tecnico. Questa è la società perfetta per poter lavorare, poi vedremo quello che sarà il futuro. Brescia? È una partita da giocare, è normale che se il Palermo vincerà avremo più tensione ma la partita col Brescia la prepareremo come sempre per vincere a prescindere da quello che ci dice ora la classifica. Giochiamo con la prima classe che viene da un gran momento: nella partita secca può succedere di tutto, ma noi ce la giochiamo ad armi pari”.

 

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