Filosofia Liverani: “Ci vuole pazienza ma dobbiamo essere aggressivi e veloci nell’esecuzione”

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Liverani
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LECCE (di M.Cassone) – Dopo il turno di riposo, utile a recuperare tutti gli infortunati, il Lecce di Liverani domenica 10 dicembre torna in campo al “Marcello Torre” di Pagani contro i padroni di casa in una sfida dall’esito per nulla scontato. Il mister romano in sala stampa al “Via del Mare” ha fatto il punto della situazione.

TUTTI A DISPOSIZIONE – “La cosa più bella per ogni allenatore è avere tutta la rosa a disposizione (leggi qui) e sicuramente ne ha giovato la competizione e la qualità negli allenamenti e il livello di intensità; è normale che se mancano 5 o 6 calciatori l’allenamento è meno intenso. Una delle cose positive di questa sosta è l’aver recuperato tutti i calciatori, poi è normale che quando si è al completo si alza la competitività e di questo la squadra ne giova. Credo che qualcuno possa giocare dall’inizio qualcuno subentrerà, l’importante è che siano rientrati e arrivati abbastanza bene. Pagani non è l’ultima partita ma è la prima delle ultime 4 gare prima della sosta e voglio averli tutti disponibili da qui fino al 29 dicembre perché ci sarà bisogno di tutti; le partite si cambiano sia dal primo che dalla panchina, l’ho sempre detto”.

PAGANESE – “A Pagani sarà una partita stile campionato serie C: è una squadra che è in buona salute: ha vinto 3-0 a Catania con la Sicula e ha passato il turno di Coppa Italia, e vincere facendo il turn over è sempre positivo. Questo vuol dire che a livello psico-fisico affronteremo un avversario in salute, fermo restando che la mia squadra giocando al massimo ha tutte le caratteristiche e le possibilità di fare una prestazione convincente. La Paganese è una squadra che gioca bene a calcio, non butta mai la palla ma cerca sempre di giocare, anche se tiene sempre 8,9,10 calciatori dietro linea della palla, e quindi dovremo essere molto pazienti e non farci prendere dal nervosismo e attendere il momento giusto per fare le nostre giocate e trovare quella giusta per fare gol, questo sarà lo schema della partita”.

INSIDIE CON LE SQUADRE DI MEDIA E BASSA CLASSIFICA – “L’insidia c’è è normale; però se commentiamo i tre pareggi con Akragas, Andria e Fondi dobbiamo vedere anche come sono arrivati.  Abbiamo incontrato l’Akragas nel loro momento migliore e abbiamo creato tante occasioni, più di 10 palle gol, così come con l’Andria che ha sempre concesso poco agli avversari ma abbiamo disputato una buona prestazione e poi a Fondi siamo arrivati corti. Se il Lecce impara a sfruttare al massimo le occasioni che crea è veramente forte, ci manca ancora questo e dobbiamo concedere il meno possibile”.

FORMAZIONE –  “Oggi è dura (sorride, n.d.r.) mi hanno messo in difficoltà, è una settimana tosta, però mi piace, era un po’ che non ero in grandissima difficoltà a causa degli infortuni, invece stasera dormirò con qualche pensiero in più perché dovrò scegliere gli undici iniziali e soprattutto per pensare a come poterla cambiare in corso”.

SEGNALI AL CAMPIONATO – “Ho sempre detto che il nostro principale avversario siamo noi stessi, il segnale che dobbiamo mandare al campionato è quello di essere capace di poter conquistare qualcosa di importante, non siamo in grado di poter pensare a lungo termine ma siamo molto bravi a pensare all’immediato e l’immediato è Pagani. Domani giocheremo una partita importante, ci sono 3 punti in palio e noi dobbiamo fare la prestazione buona per avere più possibilità di vincere; non siamo una squadra, che può pensare di vincere senza pensare alla prestazione”.

PAZIENZA – “Avere pazienza non vuol dire non avere velocità di esecuzione ma vuol dire non forzare e non essere equilibrati; avere pazienza significa che se gioco nella metà campo avversaria ho 50 metri di campo da difendere e quindi devo essere attento alle marcature e ai giocatori che non sono in possesso della palla. Ad esempio: se gioco nella catena di sinistra tutti quelli che fanno parte della catena di destra, e non sono attivi nella fase di possesso, devono essere mentalmente preparati per non prendere una ripartenza.  Essere pazienti in questo senso; noi siamo una squadra che può fare gol dal 1°  al 100° però se durante la gara mi distacco, ho fretta, e non sono più equilibrato e vado sotto per un contropiede, la partita diventa molto difficile. Quando parlo di pazienza lo dico soprattutto a livello di concentrazione mentale: non bisogna giocare all’arma bianca dopo 20 minuti se non facciamo gol, perché la gara ha tante fasi e oggi che abbiamo la rosa al completo noi siamo in grado di cambiarla anche in corsa, e quindi dobbiamo avere la pazienza mantenendo le nostre caratteristiche: grande aggressività, grande qualità nel palleggio, non dobbiamo dare la possibilità di fare delle ripartenze, perché loro sono una squadra che ha attaccanti veloci che attaccano bene la profondità e se non siamo attenti quando siamo nella loro metà campo possiamo andare incontro a delle grosse difficoltà”.

 

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