La Reggina: il prossimo avversario 

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REGGINA1914LECCE (di Carmen Tommasi) – Altro giro, altra corsa: Lecce-Reggina, gara calda, tra due squadre dal passato importante e retrocesse nell’inferno della serie C. Il match con i giallorossi si disputerà sabato in serale, alle ore 20.30, al Via del Mare per la 15esima giornata.  I calabresi hanno riposato proprio durante l’ultimo turno, la quattordicesima giornata, e prima della pausa erano stati sconfitti tra le mura amiche del “Granillo” per 2-0 dal Siracusa delle meraviglie, match in cui i prossimi avversari dei giallorossi sono apparsi senza cattiveria e con poca intensità.
Dopo 13 gare disputate i calabresi  si trovano appaiati a metà classifica con 17 punti, grazie a 4 gare perse, 5 pareggiate e 4 vinte per 11 reti siglate e 13 subite. Andrea Bianchimano ha segnato tre gol, due a testa, invece, per Roberto Marino, Antonio Porcino e Jacopo Sciamanna.
Una classifica più che buona che, forse, va anche oltre le aspettative avute in estate dallo stesso club, ma ci pensa il tecnico dei calabresi a tenere a bada gli entusiasmi e far mantenere ai suoi i piedi per terra, soprattutto dopo la vittoria sul Catania all’11esima giornata: “Questa è stata una settimana di grande entusiasmo e siamo andati su tanti organi di stampa nazionali, ma dobbiamo -ha dichiarato Agenore Maurizi- cercare di restare umili come sempre. L’entusiasmo è contagioso e dobbiamo prestare massima attenzione”. 
Il mister degli amaranto è sicuramente un buon motivatore e non ha un schema tattico preferito: effettivamente, scorrendo le precedenti esperienze lavorative del trainer laziale, si può notare come le sue squadre siano state “vestite” con numerose disposizioni in campo. Ad esempio ad Ischia ha utilizzato sia la difesa a tre che quella a quattro, ha giocato sia con il centrocampo a quattro che con i tre in mezzo, a volte ha piazzato un trequartista dietro alle due punte, ma anche usufruito del tridente. Ancor prima a Pagani, ha per lo più utilizzato il 3-5-2. “Contano più i princìpi che i numeri”: piace dire così al tecnico, un mantra, questo, che va molto di moda tra tanti allenatori italiani, che puntano più a capitalizzare al massimo il lavoro svolto durante le partite. Maurizi non è un integralista tattico nel vero senso della parola, ma un tecnico che cerca di adattare la squadra in base ai momenti delle gare.
Nelle ultime uscite, però, la sua Reggina ha giocato con il 4-2-3-1, con l’erede di Karel Zeman che è arrivato a Reggio Calabria lo scorso giugno per dare una nuova linfa vitale alla squadra e, al momento, si può dire che ci sta riuscendo.

 

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