La tessera del tifoso è arrivata al capolinea? Oppure è soltanto un’evoluzione dello strumento che in questi anni ha creato solo confusione tra i tifosi delle squadre di calcio?
Nel protocollo di intesa “Il rilancio della gestione, tra partecipazione e semplificazione” siglato tra Figc e tutte le sue componenti, Coni, ministro dell’Interno e ministro dello Sport presso la sede della Figc a Roma, c’è il futuro delle norme che garantiranno maggiore flessibilità per i tifosi.
Nel giro di tre anni, questa è la pianificazione fatta dagli organi preposti, la tessera del tifoso andrà in pensione, e sarà garantita una migliore fruizione del “prodotto calcio all’interno degli stadi”. L’obiettivo è quello di riavvicinare le famiglie alle competizione sportive favorendone l’accesso e la partecipazione alle gare di calcio, semplificandone le procedure di vendita e conseguentemente l’acquisto di biglietti e abbonamenti.
Ma quali saranno le novità? La tessera del tifoso viene messa in cantina oppure si evolve? Al momento sembra l’evoluzione della tessera del tifoso che diventa “fidelity card” e non sarà restrittiva come la tessera del tifoso, ma sarà più uno strumento di fidelizzazione, e sarà premura di ogni società emetterla, facendo firmare un codice etico al momento dell’abbonamento che prevede in caso di mancato rispetto delle regole la sospensione temporanea del titolo di accesso allo stadio.
LE NOVITA’ – I biglietti ai tifosi ospiti potranno essere venduti anche il giorno della gara ma non nel settore ospiti ( in questo settore sarà possibile acquistarli fino al giorno prima della gara) ma negli altri settori dello stadio disponibili; non ci saranno più i vaucher, non ci sarà più il “porta un amico”; sarà possibile introdurre megafoni e tamburi ma è prevista una disciplina simile a quella già in atto per gli striscioni e quindi con l’autorizzazione della Questura.
CONCLUSIONI – Tutto sembra più semplice ma attenzione però, per ogni singola gara sarà sempre l’Osservatorio per le manifestazioni sportive ad assegnare un indice di rischio decidendo così di volta in volta se vietare la trasferta. Ed è proprio in questa direzione che guarderemo per capire quali potranno essere i futuri parametri adottati, perché è semplice “stracciare” la tessera del tifoso, dopo aver compreso che lo strumento introdotto nel 2009 dall’allora ministro dell’interno Roberto Maroni ha allontanato anche le famiglie ed i tifosi comuni, non associabili al tifo organizzato, dagli stadi, ma quello che vogliamo capire è se dopo aver liberato gli argini per i tifosi comuni, tutto sarà più semplice anche per chi non ha mai voluto aderire alla tessera del tifoso ed ha sofferto lontano dagli stadi durante le trasferte della propria squadra; il tempo ci darà le giuste risposte. Una domanda, che poi è un dubbio, sorge spontaneo: la fidelity card, dopo i dovuti esperimenti, potrebbe diventare lo strumento necessario anche per l’acquisto del singolo biglietto rilasciata in automatico al primo acquisto? È presto per capire la risposta.