IL PAGELLONE: promossi e bocciati della stagione del Lecce

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LECCE (di Carmen Tommasi) – E’ stata una prima parte di campionato importante e più che positiva per il “nuovo” Lecce targato Pasquale Padalino che ha chiuso con 39 punti, e in vetta col Matera, il girone d’andata. Una stagione  che è, poi, continuata con l’involuzione del gioco, della forma fisica dei calciatori; e che è proseguita con l’esonero del tecnico foggiano. Qui di seguito il pagellone della stagione 2016-17, delle  38 gare di campionato disputate dai giocatori giallorossi, più le 4 dei playoff, per un’altra annata chiusa con le lacrime e senza promozione in serie B.

PORTIERI

FILIPPO PERUCCHINI: PROVVIDENZIALE. Dopo una lunga ed estenuante trattativa, a gennaio, è ritornato nel Salento o come lui stesso ha dichiarato “A casa”. L’ex Benevento ha fatto il suo con l’obiettivo di riportare il Lecce in serie cadetta, ma anche il terzo tentativo con lui tra i pali non è andato a buon fine. Le sue parate, però, hanno aiutato i giallorossi, e non poco, a stare a galla nella seconda parte di stagione. VOTO 7.

MARCO BLEVE: IL FUTURO. La società di Via Colonnello Costadura crede e ha creduto molto in lui ed il 21enne ha difeso nella parte “centrale” della stagione i pali del “suo” Lecce dal 1’, ma dopo il turno di stop per squalifica non è più entrato a far parte della squadra titolare. Dodici presenze stagionali e tanta voglia di splendere. Andrà a farsi le “ossa” altrove?  VOTO  6.  

GIANMARCO CHIRONI: PAZIENTE. Le gerarchie, prima di Padalino e poi di Rizzo, lo hanno ridotto al rango di terzo portiere suo malgrado. Ragazzo timido ed educato che fa spogliatoio, ma che più di qualcuno sogna di vedere giocare un giorno titolare. Una sola presenza in Coppa Italia di Lega Pro e per il resto solo tanta estenuante panchina. Stesso discorso fatto per il collega Bleve. VOTO S.V.

DIFENSORI

SIMONE CIANCIO: JOLLY. Un elemento duttile ed un ricambio importante alla corsia mancina e destra. Padalino ad inizio stagione lo ha fatto giocare quasi sempre a sinistra, ma anche a destra nel suo ruolo naturale. Con Rizzo ha giocato solo a sinistra e con buoni risultati. Un finale di stagione al top per “Simo” e tanti pianti per quel penalty fallito con l’Alessandria. VOTO 6.

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Il Lecce di Rizzo ha fallito, via playoff, l’obiettivo serie cadetta

FRANCESCO COSENZA: IMMENSO. Un leone che ringhia su tutti gli avversari di turno, senza fare sconti quasi a nessuno e che esce dal terreno di gioco sempre con la maglia abbondantemente sudata. A Lecce, con i due piccoli figli e la moglie Carmen, ha trovato la giusta serenità e sicuramente ha il desiderio di continuare ad indossare la maglia giallorossa per riscattarsi. VOTO 7.

MIRKO DRUDI: ELEGANTE. Ha chiuso la stagione in sordina per un leggero problema fisico, ma quando è stato chiamato in causa (soprattutto ad inizio stagione) ha dimostrato corsa, piede, potenza fisica e tanta voglia di fare. Il difensore centrale giallorosso ha però, forse, sofferto la concorrenza di Giosa e Cosenza nel suo stesso ruolo. Sarà ancora giallorosso anche per la prossima stagione.  VOTO 6.

ANTONIO GIOSA: STILOSO. Un difensore che per qualità è un lusso per la Lega Pro: sa impostare il gioco da dietro, è abile nelle palle alte e deciso negli interventi. Ha commesso in qualche occasione degli errori importanti, ma tanto di cappello per l’apporto dato al Lecce. VOTO 6.5.

FERDINANDO VITOFRANCESCO: SOLIDO. Efficace in marcatura e concreto nelle sue progressioni a testa bassa in avanti. Ha iniziato bene la stagione per poi finire, a causa di un calo fisico (ma anche per scelta tecnica), nel dimenticatoio. VOTO 6.

GIUSEPPE AGOSTINONE: NON PERVENUTO. Arrivato nel Salento a gennaio, per sostituire il ceduto Sergio Contessa, non ha lasciato il segno. Voluto fortemente da Padalino (perchè  suo uomo fidato), ma mai più utilizzato dopo il post Foggia: cercherà sicuramente fortuna altrove. VOTO 4.5.

CENTROCAMPISTI

ANDREA ARRIGONI: REGISTA. Per l’uomo d’ordine, ex Cosenza, la stagione comincia molto bene, ma poi subisce una forte inflessione e si accomoda in panchina . Un elemento esperto e dai piedi buoni che, con l’arrivo di Rizzo alla guida del Lecce, ha sempre fatto bene ed è ritornato il vero “Arri”. VOTO 6.

LUCA FIORDILINO: PIEDI EDUCATI. Il pupillo del diesse giallorosso Mauro Meluso ha tutte le caratteristche per diventare in futuro un giocatore importante. Nel Lecce ha trovato poco spazio, ma ha sempre dimostrato visione di gioco ed intelligenza tattica dando del “tu” al pallone. VOTO 6.

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Franco Lepore, centrocampista

FRANCO LEPORE: TUTTOFARE. Ha giocato in tutte le zone del campo (in attacco, in difesa ed in mediana), lo ha fatto sempre con il cuore e ha guidato la “carretta” fino alla fine. Un capitano vero: ancora lacrime per lui per una stagione finita male. VOTO 6.5.

GIUSEPPE MAIMONE: POTENZIALE ESPLOSIVO. Utilizzato in Coppa Italia di Lega Pro ed in rari sprazzi di gara in campionato, il centrocampista giallorosso ha dimostrato tanta qualità e quantità. Un elemento roccioso che fa legna in mediana. VOTO 6.

MARCO MANCOSU: IRRESISTIBILE. Un giocatore che (per qualità, volontà e senso di appartenenza) tutte le squadra vorrebbero avere. Un campionato importante finito con un finale di stagione non al top a causa di un problema fisico. Quando non ha giocato il centrocampo ha sofferto e non poco. VOTO 7.

RADOSLAV TSONEV: ALTI E BASSI. Al nazionale bulgaro la qualità di certo non manca, ma ha peccato di poca continuità nelle prestazioni. VOTO 5.

PEDRO MIGUEL COSTA FERREIRA: LUSSUOSO. Un calciatore, “subentrato” in giallorosso a gennaio, che centra davvero poco con la Lega Pro. Peccato solo per il rigore sbagliato con i grigi, ma per il resto solo applausi per lui. VOTO 6.5.

ATTACCANTI

SALVATORE CATURANO: A SPRAZZI. E’ il capocannoniere del Lecce con 17 centri di cui ben 14 realizzati nel girone d’andata: numeri, questi, che parlano chiaramente di un rendimento a calare (complice l’infortunio, ma anche l’inflessione della generale squadra). VOTO 6.

ABDOU DOUMBIA: CROCE E DELIZIA. La qualità non gli manca e nell’uno contro uno è imprendibile, ma fa disperare i tifosi per le tante occasioni da gol mancate e per le prestazioni altalenanti. VOTO 5.5.

MARIO PACILLI: SUPER MARIO. Il piccoletto di Torano, uno degli elementi più tecnici tra i giallorossi, chiude il campionato a suon di prestazioni generose e fa sognare i tifosi con il gol dell’1-1 alla Samb nel ritorno degli ottavi di finale. Il fantasista ex Cremonese, 7 gol stagionali, ha lasciato il terreno da gioco del “Moccagatta” disperato e in lacrime: un amore per il Salento nato sin da subito. VOTO 6.5.

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Roberto Rizzo, allenatore

GIUSEPPE TORROMINO: HULK A META’. Talento, gamba, giocate di lusso e ben 10 gol messi a segno per il forte attaccante ex Crotone, amatissimo dai tifosi del Lecce. Un giocatore che, però, è apparso appannato nell’ultima parte di campionato, complice l’infortunio, e che ha fatto fatica a trovare il gol ed il posto da titolare. VOTO 6.

MICHELE MARCONI: IL VICE-CATU. Arrivato nel calciomercato di gennaio ha dimostrato di essere bravo a mettersi al servizio della squadra e per ironia della sorte in semifinale ha incontrato proprio l’Alessandria proprietaria del suo cartellino. Un ragazzo generoso, che gioca per il gruppo e abile nei colpi di testa. Tre gol in giallorosso e poco altro. VOTO 5.5.

Allenatore Roberto Rizzo: MISTER X E TANTO CUORE. Ha ridato entusiasmo, grinta ed un’organizzazione tattica alla squadra in una gestione contraddistinta da tanti pareggi (sei su sei). Il futuro? Al momento, sembra essere ancora tutto incerto, ma la piazza lo vuole ancora sulla panchina del Lecce. VOTO 6.5.

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