Liverani: “Concentrazione, attenzione, e voglia per un risultato unico”

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Liverani e Coppola (foto Pinto)

LECCE – Fabio Liverani ha parlato dell’imminente inizio del campionato che ricomincia dopo lo stop causato dall’emergenza sanitaria per il Covid-19; ha fatto il punto della situazione ad ampio raggio:

CALENDARIO – “Più o meno è quello che avevamo lasciato, cioè avevamo il Milan di lunedì e l’anticipo con la Juve al venerdì, quindi sotto questo punto di vista non è cambiato nulla, per tutto il resto sapevamo benissimo che in caso di ripartenza si sarebbe giocato ogni tre giorni e questo vale per tutte le squadre”.

MODULO E CAMBIAMENTI – Sicuramente dobbiamo cambiare qualcosa per questo mini campionato che è come un Europeo o un Mondiale, quindi l’ipotesi di una difesa tre o di un centrocampo diverso fa parte del percorso di queste 12 partite perché dobbiamo essere bravi a cambiare sia dall’inizio che a gara in corso. Il rischio infortuni è molto alto; per un atleta che nel pieno della stagione si ferma per 70 giorni e poi riparte con uno sforzo incredibile, a temperatura elevata il rischio è alto, da parte degli staff c’è attenzione e programmazione ma ad incidere molto sarà la fortuna”.

IL GRUPPO, RICETTA VINCENTE – È un gruppo responsabile, di professionisti, sanno che ci giochiamo qualcosa di unico, la permanenza in A; tutti vogliamo mantenere la categoria e dobbiamo colmare le differenze con le altre squadre con le nostre armi che sono la concentrazione, l’attenzione e la voglia che ci deve essere dentro di noi per un risultato unico.

L’allenamento vero è fino all’inizio dei giochi poi, giocando ogni 3 giorni, ci si allenerà poco e bisognerà gestire le energie psico fisiche e il recupero. Dopo la partita c’è lo scarico, poi la rifinitura… dobbiamo essere bravi ad allenarci fino alla partenza diventando più squadra possibile.

Sicuramente sono convinto che dalla testa parte il resto, se la testa è concentrata il corpo e le gambe vanno, se non saremo pronti a questo sarà un problema”.

ALGORITMO IN CASO DI NUOVO STOP – “Non ho approfondito, non credo sia una cosa intelligente, credo che trovare tutte le cose alternative al risultato del campo non faccia bene e quindi non è una cosa che prendo in esame, non è compito mio, se dovesse dipendere da me non è una cosa che non mi piace”.

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