Perucchini vola alto: “I playoff? In campo come dei martelli”

0
Perucchini, Caturano, Cosenza
Perucchini, Caturano, Cosenza. Foto P.Pinto
Filippo Perucchini, portiere U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Disperata e dannata voglia di andare in serie B, visibile desiderio di riscatto ed una gioia soffocata nel cuore per troppi anni. Sono questi gli stati d’animo di  Filippo Perucchini in vista dell’inizio dei playoff, in cui il Lecce farà il suo ingresso nel secondo turno per incontrare la vincente del match Gubbio-Sambenedettese: “La squadra sta bene, stiamo lavorando tanto, com’è giusto che sia, e mentalmente ci siamo. Quest’anno per me è il terzo playoff che faccio e so quello che ci vuole per fare bene. Bisogna -ha spiegato il portierone bergamasco, classe ’91- usare la testa e ragionare sui 180 minuti. Io sono molto fiducioso e siamo pronti per scendere in campo come dei martelli”.

MEA CULPA – Nell’ultimo match casalingo stagionale contro l’Andria, l’ex Benevento ha avuto una reazione spropositata e ha rischiato di essere espulso: “Sicuramente non bisogna cadere nei tranelli degli avversari, sopratutto in questo tipo di partite e noi che abbiamo un po’ più di esperienza dobbiamo farlo ancora meno. Ho preso una gomitata e poi uno sgambetto, ma in certe occasioni bisogna rimanere più tranquilli ed essere intelligenti. Ho chiesto, dopo la gara, subito scusa ai miei compagni per la mia reazione e so che sono cose che non vanno fatte, ma è sempre una lezione da cui imparare”.

VERSATILI – Il ruolo del portiere si sta evolvendo negli ultimi anni: “Cosa è cambiato da mister Padalino a Rizzo? Io penso che sono entrambi due allenatori molto bravi e preparati con il loro proprio credo e modo di giocare. Il portiere ormai, oltre ad essere in in porta, è un difensore aggiunto, un libero diciamo. Per come sta diventando il calcio veniamo chiamati in causa non solo quando dobbiamo parare. Il lavoro che avevo iniziato, quindi, insieme a mister Sassanelli lo sto continuando anche adesso che è arrivato il nuovo tecnico”.

CHE PECCATO – L’estremo difensore giallorosso ripensa, poi, alla serie B diretta svanita a favore del Foggia: “Più che altro diciamo che il campionato lo abbiano perso con i punti non racimolati a Caserta e col Francavilla, oltre alla partita persa allo ‘Zaccheria’. Questi tre sono stati dei risultati pesantissimi e purtroppo, poi, il Foggia ha fatto Perucchini. Foto P.Pinto13 vittorie di fila. Ai playoff ‘porterei’ la rabbia che abbiamo dentro delle partite perse in campionato. Abbiamo una voglia di rivincita e gente come me, che fa da tre anni questi maledetti spareggi, ha una rabbia tremenda e vuole prendersi con forza la serie cadetta”.

NIENTE … CALCOLI – Bisogna raggiungere, quindi, l’obiettivo senza troppi “ragionamenti”: “Io non sto a guardare il regolamento playoff, perché con chi giochi giochi sono tutte partite difficili: penso che sia inutile stare a fare dei calcoli. Dobbiamo entrare in campo partita per partita e vincere, come se fosse una finale. Più fai calcoli, più rischi di distrarti. Una promessa ai tifosi del Lecce? Le promesse le porta via il vento, come è successo in questi anni, ma l’unica cosa che posso dire e che lasceremo sempre l’anima in campo. Poi, come ho sempre detto questa squadra, la società ed il nostro  pubblico non meritano la Lega Pro: faremo di tutto per prenderci la serie B. Oggi è il compleanno del pres. onorario Saverio Sticchi Damiani? Gli faccio i miei auguri e speriamo di regalargli a fine playoff ciò che più desidera… (sorride, ndr)“.

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail