Delusione Braglia: “Serve il cuore, mi girano le scatole”

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Piero Braglia
Piero Braglia

LECCE (di Carmen Tommasi) – Deluso,  amareggiato e con il volto scuro: Piero Braglia a fine gara si è presentato così in sala stampa e  ha analizzato senza mezzi termini  lo 0-0 casalingo contro la matricola Akragas: “È normale che girano le scatole. La realtà è quella che dice il campo –afferma il  61enne tecnico toscano, perchè abbiamo fatto e disfatto tutto noi quindi possiamo prendercela solo con noi. Dispiace perché stiamo buttando via tutto quello che abbiamo fatto.  Dobbiamo cercare di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Surraco? Non è la prima volta che fa fatica. Quando arrivi a questo punto del campionato, se i calciatori determinanti scendono di livello è chiaro che soffriamo. Surraco non passa un buon periodo. O lo recuperi facendolo giocare o lo perdi. Credo, forse, che Juan ha bisogno di riposare, ma vedremo. Quando fai due partite in casa con questi errori vuol dire che fai fatica e che devi capire cosa non va”.

L’ANALISIL’ex Pisa analizza, poi, in maniera più precisa, le ultime due prove dei suoi: “Il Matera ha fatto una partita che gli abbiamo concesso noi, oggi abbiamo fatto degli errori sottoporta. Dovevamo fare tutti qualcosa in più. Da oggi si riparte da zero. Primo posto? Se continuiamo così non facciamo nemmeno i playoff. È un mese che parliamo solo di Benevento, dobbiamo guardarci dietro e non possiamo stare qui a pensare al primo posto. Dobbiamo fare una buona partita a Messina. Ho difficoltà a capire cosa succede in questa squadra. In allenamento va tutto bene e poi sbagliamo. Il corner di Lepore? Dico che per me è entrato. Lo Sicco? Sempre umile e disponibile. L’anno scorso ha segnato molto  in serie C, ben 8 gol, e ci ha provato anche oggi. Un ragazzo che non crea mai problemi. I calciatori devono capire perché non giocano. Quando ero calciatore sapevo perché non giocavo. Lo capisca anche chi ha il muso perché non gioca. Credo che questo discorso sia più che giusto… ”, ha conluso il mister di Grosseto.

L’AVVERSARIO RIGOLI – Sorride ed è più che soddisfatto, invece, il tecnico dell’Akragas Pino Rigoli: “Per noi questo punto vale tanto e rappresenta un grande prestigio. I miei ragazzi sono stati bravi e attenti. Quello ottenuto oggi è davvero un punto importante. Tre punti effettivamente potevano essere troppi, il pari è giusto. Ritengo un pareggio ottenuto per meriti nostri e non per demeriti del Lecce Se avessimo vinto, però, ci saremmo dovuti mettere il cappuccio in testa“.

 
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