Il direttore Corvino fa il punto della situazione sul mercato

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LECCE – Il girone di andata è un tempo sufficiente per fare un primo bilancio della stagione. Davanti ai giornalisti c’è uno dei protagonisti del miracolo Lecce, Pantaleo Corvino che parla di percorso e obiettivo salvezza.

“Il percorso per arrivare a quell’obiettivo è importante forse di più dell’obiettivo stesso. Il primo obiettivo era quello di ritornare in serie A, il secondo obiettivo è quello di aver saputo conservarla e il terzo obiettivo è quello anche di farla crescere”.

Bilancio che passa anche da analisi e riflessioni attente del direttore che si dice sorpreso da alcuni commenti relativi alla squadra e ai suoi risultati.

“Ci si lamenta di cosa? Che fuori casa non siamo andati a fare punti contro Fiorentina, Juventus, Roma, Inter, Atalanta, Lazio. Io a volte rimango basito quando si sente dire che il Lecce fuori casa fa fatica oppure che non c’è chi la mette dentro. Abbiamo pareggiato in casa del Monza, abbiamo pareggiato a casa dell’Empoli, abbiamo pareggiato a casa del Verona… non va bene, non va bene. Facciamo pochi gol, non abbiamo la punta che la mette dentro”.

Si passa poi a parlare di mercato, fase delicatissima perché molto dipende da ciò che si fa ma anche da ciò che faranno gli altri club con maggiori forze economiche.

“Ci confrontiamo con squadre che sono sotto di noi o a pari di noi con calciatori che costano 17 milioni di euro.

Il Lecce non ha giocatori incedibili e soprattutto non vuole trattenere eventuali scontenti.

“Non abbiamo calciatori incedibili, quelli che non vogliono rimanere, che ci esprimono il desiderio di andare via perché non soddisfatti, noi siamo aperti”

Se poi su Pierret, il profilo e l’interesse è confermato, resta un enigma la pista che porta a De Vit.
“Su De Wit Non confermo e non smentisco. Pierret è un obiettivo che ci piace molto, aggiungere altro non me la sento. Quando c’è un mercato che dura un mese bisogna sempre stare con le orecchie appuntite e gli occhi aperti”.

Puntuale la domanda sulle voci che vedrebbero Strefezza in uscita. A rispondere è il direttore sportivo Stefano Trinchera.

“Abbiamo il dovere di alzare il livello, ovviamente alzando il livello qualcuno potrebbe pure non sentirsi più protagonista. Qualora poi eventualmente Sterefezza non dovesse essere contento di competere con tutti i suoi compagni di squadra, allora se ci si presenta un’offerta la valuteremo insieme nell’interesse di tutti noi. Abbiamo sempre le idee chiare su quello che dobbiamo andare a fare”.

M.Vecchio

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