Lecce, ecco D’Aversa che non vede l’ora di cominciare

0

LECCE – Entusiasmo, voglia di fare bene e di vivere al massimo questa nuova avventura nel Lecce per Roberto D’Aversa neo mister giallorosso che viene presentato dal presidente Sticchi Damiani, dal direttore Pantaleo Corvino e dal diesse Stefano Trinchera.

IL PRESIDENTE – Il numero uno di Via Colonnello Costadura ha parole al miele per D’aversa: “Ringrazio Baroni e il suo staff, auguro loro le migliori fortune. Adesso partiamo da un nuovo ciclo che ci ha visto ripartire per tre anni dalla nostra area tecnica e poi abbiamo scelto il tecnico giusto per la nostra politica. Rappresenta un uomo da Lecce per valore e principi. Lo apprezzo molto anche come allenatore. Diamo tutto il supporto ai nostri allenatori e avrà il nostro supporto che va oltre lo stato d’animo del momento. Società in espansione che propone dei giovani sconosciuti. Ha tutte le caratteristiche per portare sul campo la visione del nostro calcio. Sarà una pagina che porteranno sempre nel cuore”.

IL DIRETTORE – Corvino è molto soddisfatto della scelta fatta: “Iniziamo di un altro ciclo, ringrazio Baroni. Vogliamo dare il meglio di noi stessi. Vogliamo dare continuità al modello che è stato vincente e magari con qualche variante. La nostra prima scelta è stata lui. Lo conosco da vent’anni”.

IL MISTER – “Ringrazio il presidente, il cda e il direttore Corvino. Vengo qui con grande entusiasmo e non vedo l’ora di mettere le scarpe. Un club moderno e questo è un esempio per tutti. Ho accettato subito senza pensarci e non vedo l’ora di iniziare.

Poi, parla anche dello schieramento tattico: “Si parte da una situazione di 4-3-3, dove la variante che ci può essere è il vertice alto e basso. Può diventare un 4-2-3-1, in alcune fasi ciò che conta è l’interpretazione. Lavorare con i giovani è molto importante ed entusiasmante. Abbiamo idee chiare sulla rosa a disposizione. Ciò che conta è la determinazione”.

I tifosi del Lecce possono essere il valore aggiunto per la squadra: “La tifoseria è fondamentale e non è facile trovare una piazza. Lo scorso campionato molto equilibrato e difficile. L’anno del covid a Parma spero che possa essere. Dermaku e Di Francesco li conosco e mi conoscono già”.

Lecce sembra essere la scelta giusta: “La cosa che mi fa stare sereno è il club con il presidente e tutti i soci sono una famiglia perbene. Nel calcio italiano si sa che possono arrivare delle richieste per dei calciatori ed è giusto che accada. Ma sul mercato abbiamo le idee ben chiare”.

I giovani sono un aspetto importante per il Lecce: “Ho visto qualche gara della Primavera, in particolare quella con la Samp, ma aspetto di vederli sul campo. Mi ha colpito più di qualcuno e verrà in ritiro. Devono pensare di arrivare, non di essere arrivati. Devono vivere lo spogliatoio”

Infine, parla anche della fase difensiva: “Spesso le squadre che vincono sono quelle che hanno la migliore difesa ma non significa essere rinunciatari. Corvino? È sempre quello di vent’anni fa. Non è cambiato per nulla. Quando me ne sono andato da Casarano mi fece rinunciare a tre stipendi (sorride, ndr)”.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail