Baroni: “Dare i giusti meriti alla squadra. Il futuro? Contento del lavoro svolto”

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LECCE – “In questi giorni c’è stato tempo per gioire e per riflettere. Prima di Monza avevo parlato dei meriti di questa squadra, ed è giusto anche parlare delle difficoltà perché è giusto così. Nelle ultime 7 stagioni di A il 50% delle promosse è retrocesso. Nelle ultime 3 stagioni di A delle neopromosse sono andate in C Crotone, Benevento e Brescia, e 8 nelle ultime 10 di campionato, come Spal, Cesena o Carpi. Una cosa che va tenuta in considerazione per capire le difficoltà di questo campionato. Siamo giovani, ricchi di esordienti e per 38 partite non siamo mai stati negli ultimi tre posti. Dico questo solo per chiarire, perché è il momento di dare meriti a questa squadra. Siamo saliti da primi, eravamo terzi per possesso palla e primi per tiri, proponendo un calcio di dominio offensivo. Oltre a questo è stata anche miglior difesa e prima per pressing collettivo riuscito e per pressing alto efficace. Chiaramente delle difficoltà offensive  ci sono state, ma vi ricordo che tutta la rosa aveva segnato 23 gol in A, di cui 14 il solo Di Francesco. Sono numeri secondo me dovuti perché il calcio è fatto di punti di vista, ma sui numeri non ci sono punti di vista .La squadra ha lavorato sempre sodo e lo farà anche domani. I ragazzi hanno sempre dato tutto, allo staff ed a loro stessi. E per i tifosi, soprattutto. Sacrificio viene dal latino e vuol dire rendere sacro. Il modulo non è mai stato in discussione, perché ci ha portato in Serie A e ci ha permesso di provarci con equilibrio, compattezza ed identità. Colombo è giovane, deve lavorare e sbagliare qualche partita, qualche gol, perché quando non hai un vissuto te lo devi costruire e sono momenti di crescita importante. Senza mai abbassare la testa e lavorando, come fatto La gente guarda il nostro cammino, sviluppa il suo pensiero e fa le sue valutazioni, ed è giusto così. C’è da fare questa partita, poi ci sarà spazio per fare tutte le riflessioni. Tranquilli, con il direttore abbiamo un rapporto leale, ci piace il confronto. Difendiamo i nostri principi e per questo ci siamo scontrati qualche volta, è giusto così. Non è un problema per ora il futuro. Quattro anni a Lecce? Penso sempre a quello che volevo dare e mai a quello che ricevo. Lo faccio con convinzione ed a testa alta. Ho un bel ricordo del passato, Lecce mi ha reso uomo da calciatore visto che venivo dalla Roma e dovevo rilanciarmi. Come ho fatto a 24 anni, ovvero mettermi in gioco, così ho fatto da allenatore. Anche per il mio rapporto con Lecce quando Corvino mi ha chiamato mi si è aperto un sogno. Domani è una festa ma c’è una partita di mezzo. Sono convinto che i miei ragazzi non deluderanno perché anche questo passaggio è una fase di crescita. Mi attendo questo anche domani, vogliamo scendere in campo con impegno e serietà come fatto sempre. Sono sempre stato equilibrato, sia nei momenti positivi che negativi. E’ stato sempre il mio modo di operare, quando ho perso ho cercato di imparare per migliorarmi. Amo il mio lavoro, quindi come può stressarmi un lavoro che amo? E questa serenità la porto anche alla squadra. Ho elencato i meriti complessivi perché forse non tutti li hanno capiti, è uno spunto che vi do per il futuro. Non è la vecchia A, ora ci sono dei solchi economici importantissimi ed è stato fatto qualcosa di straordinario. Domani voglio fare una partita vera, perché si gioca Lecce-Bologna ed è una partita di Serie A. Poi si faranno le feste, ma intanto c’è da giocare. Come è chiaro sentire un po’ di pressione, noi come gli altri. Di certo la squadra si è ben disimpegnata in questo cammino ed ha raggiunto con grande merito un risultato importante. Umtiti? Una persona semplice e pura. Gli abbiamo dato tantissimo, lui è stato da parte sua bravissimo a resettare il suo passato, perché non è facile certo mettersi alle spalle una realtà come quella del Barcellona. Si emoziona perché è puro. Abbiamo anche avuto dei contrasti perché gli volevo far capire che non era pronto,  per tutelarlo, e questo ci ha permesso di crescere insieme. Ci ha dato tanto, ha ricevuto tanto. Quando perdi il campo perdi tutto, ora ha ritrovato tutto. Abbiamo fatto il meglio da parte di tutti, per quello che erano le possibilità. Sono contento del lavoro che ho svolto. Ci sarà tempo per i bilanci”: così il tecnico del Lecce, Marco Baroni, in vista dell’ultima gara di campionato con il Bologna che ha fatto un mini-bilancio sull’intera stagione con la sua squadra già salva.

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