STICCHI DAMIANI: “UN VERO PROGETTO DI CALCIO È QUI”

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Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce

LECCE- Il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, durante una conferenza che si è tenuta al Via del Mare nel primo pomeriggio ha parlato a 360° del momento che sta vivendo il calcio italiano e il Lecce. Un momento utile per chiarire e rendere noti a tutti dei particolari che stanno caratterizzando il modo di fare calcio della sua società.

Ecco le parole del presidente:

CALCIO ITALIANO – “Quello che sta accadendo nel calcio determina le nostre scelte. Si stanno formando due grandi blocchi in Serie A: le grandi e le medio piccole. Le grandi percepiscono dei bonus UEFA. Chi non partecipa dispone dei diritti domestici (diritti TV). Con la legge Melandri le big hanno un introito maggiore. Le piccole così continueranno a essere sempre più piccole, che si fanno battaglia per non retrocedere. E a fare rinunce o a indebitarsi. Alcune hanno rinunciato a investire sul vivaio, altre a indebitarsi. L’Us Lecce, per scelta precisa del sottoscritto, condivisa dai soci, non sta rinunciando al settore giovanile e non si vuole indebitare. E questa è l’impostazione per questa stagione. Ma ciò ha un prezzo.

ASPETTI ECONOMICI – “Le tre neopromosse sono le uniche società del campionato devono sostenere la Serie B. Ogni club sborsa tre milioni. In più mettiamoci già 2,5 milioni per lo stadio.

Il Lecce non ha più alcun debito con istituti bancari e stiamo estinguendo quelli del periodo Covid.

Una parte del budget lo abbiamo destinato alla Primavera. Con risultati straordinari e prospettive brillanti. Tutto questo grazie a una serie di intuizioni dell’area tecnica, un gruppo di lavoro che non dorme la notte per valorizzare le risorse del Lecce.

Siamo ultimi o penultimo nel pagamento delle commissioni ai procuratori. Con Me Cucci stiamo facendo un buon lavoro. Con Mercadante lavoriamo h24 sulle strutture.

Uscire dalle sabbie mobili della Serie C è costato come conferimento 25 milioni. Solo per portarla dalla C alla B.

Le società nel calcio durano se raggiungiamo un equilibrio economico finanziario. Il progetto iniziato due anni e mezzo fa ha questa finalità”.

PROGETTO DI CALCIO – “Questa visione ci può portare lontano. Un vero grande progetto di calcio è qui. Se mi guardo intorno. Questa serie A ho una voglia matta di conservarla. Abbiamo la squadra più giovane della Serie A e una Primavera che ha dieci punti di vantaggio sulla seconda”.

ULTIME SETTE GARE E CLASSIFICA – “Dispiace raccogliere un punto in sette partite. Non sto dormendo la notte. Però accade. Al Lecce come ad altre squadre. l’Inter ha fatto un punto nelle ultime cinque gare. A me la squadra è piaciuta contro Fiorentina, Napoli e Sampdoria. A Empoli non mi è piaciuta. Il livello di difficoltà per noi è massimo. La Serie A è spietata. Oggi abbiamo 5 punti di vantaggio sulla terzultima. Abbiamo passato periodi ben peggiori. Ricordo ancora la partita contro il Siracusa, al Via del Mare. Trovammo la forza dentro noi stessi per ripartire.

Retrocedemmo dalla A alla B ingiustamente e l’anno dopo uscimmo ai Play off. Oggi davvero non passiamo ripartire con cinque punti di vantaggio”

ALLENATORE – “Sta facendo un buon lavoro, il livello di difficoltà è massimo pure per lui”.

GIOCATORI – Sono all’ottavo anno di presidenza. Ormai li conosco. Mi accorgo subito se c’è una mela marcia e in passato c’è stata. Questo è un gruppo perfetto, vero, con grandissimi valori. Un gruppo ineccepibile, che lavora seriamente e farà di tutto per raggiungere l’obbiettivo.

TIFOSI – “Non stanno facendo meno di quello che sta facendo la società, in termini economici. In questa Serie A dove non ci aiuterà nessuno dobbiamo stringerci tutti intorno a questo gruppo. Compattiamo i, contano solo i punti che mancano per raggiungere la salvezza . Che è il volano per raggiungere i frutti di un grande lavoro. La tifoseria è attenta e sa fare attente valutazioni. L’importante è non essere divisi in questo momento.

Dopo la gara i ragazzi erano dispiaciuti, delusi, sta a noi spiegare le parole della curva che sono figlie della rabbia. In quel dissenso c’è anche tanta passione. Uno stimolo, uno sprone. Per me la squadra quel giorno ha dato tutto. Compito del dirigente è fare capire che quella è manifestazione di passione, allo stato puro. Non dobbiamo perdere di vista l’obbiettivo”.

MONTE INGAGGI – “Il mercato di gennaio non è stato condizionato dal trasferimento di risorse alla Primavera. Abbiamo ritenuto di dover rimpiazzare Bistrovic. E abbiamo ingaggiato Maleh, un’operazione abbastanza impegnativa”.

ATTACCO – “È stata fatta un’analisi attenta. Se una società commette un errore non c’è niente di più bello che ammetterlo. Sotto di noi ci sono sette, otto squadre che hanno fatto meno gol dei nostri attaccanti che sono al primo anno di Serie A”.

MILAN – “Mi aspetto un Lecce feroce. Speriamo che gli accorgimenti tattici visti nell’ultima partita possano essere la medicina giusta, che mi fa ben sperare”.

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