Dario Carofalo a Piazza Giallorossa: “i momenti esistono. Ma sappiamo dove intervenire”

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Ospite della puntata numero 1631 di Piazza Giallorossa, il socio dell’US Lecce Dario Carofalo. Queste le sue parole in diretta.

PERIODO – “Quando si affronta un campionato così difficile, una squadra come il Lecce deve andare oltre le sue potenzialità per sopperire al gap con le altre squadre. Abbiamo affrontato un Torino ostico, allenato da un tecnico arcigno che abbiamo imparato a conoscere. Ovviamente la sconfitta lascia l’amaro in bocca a tutti, anche ad una dirigenza che comunque vede una squadra in una posizione di classifica che nessuno in estate si aspettava. Ci sono margini di sicurezza, ma la salvezza arriverà solo quando lo diranno i numeri. Ciò non vuole dire che si sia persa l’attenzione in campo. Esistono momenti di calo, fisiologico, così come abbiamo avuto momenti in cui nessuno avrebbe voluto incontrarci. La società e l’area tecnica non lascia nulla al caso: laddove occorra qualche correttivo, chi di competenza saprà intervenire“.

TOP&FLOP – “Non mi esprimo sui singoli, ma se la prestazione è opaca ritengo sia una questione collettiva. Ribadisco la difficoltà nell’affrontare un avversario arcigno che ha saputo metterci in difficoltà“.

SOLIDITA’ – “Non serve agitarsi. Le parole di Strefezza nel dopo gara denotano la maturità di questo gruppo che saprà ritrovarsi. Sappiamo che ci sono aspettative attorno a noi e ciò lo dimostra l’incredibile ondata d’affetto che ogni domenica ci travolge. Vedere 5mila tifosi colorare di giallorosso il settore ospiti di San Siro è un’immagine indimenticabile“.

CORSA SALVEZZA – “Fare previsioni è impossibile, è difficile dare numeri. Il campionato potrebbe essere influenzato anche da vicende extra calcistiche, con ovvie ripercussioni in classifica. Noi dobbiamo continuare a fare il nostro come fatto fino ad oggi. La serenità dello spogliatoio non è tranquillità o appagamento. Ma dire quale sarà la quota salvezza è davvero difficile.”

SPONSOR – “Il territorio esprime tante realtà che ci sono accanto. Non mi piace chiamarli sponsor, ma veri e propri partner. Deghi, come tante altre imprese, ci danno la prova tangibile dell’attaccamento alla maglia da parte del tessuto imprenditoriale del Salento.”

FIRENZE – “Nel prossimo turno dobbiamo giocarcela con attenzione, ma senza patemi d’animo.”

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