Corvino: “La cessione di Calabresi? La risposta l’avevamo già data”

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Pantaleo Corvino, Direttore generale Area Tecnica US Lecce

LECCE – Pantaleo Corvino, a margine della conferenza stampa di presentazione di Federico Di Francesco, entra più nel dettaglio sulla cessione di Arturo Calabresi che ha fatto rumoreggiare la piazza: “Calabresi? È una domanda che va approfondita. Stefano su di lui disse che sapevamo con chi andare avanti e con chi no. Ci sono scelte che tengono conto di tanti fattori, anche tecnici. Potrei dire solo questo. Ma lui era figlio di un’altra analisi. Ci sono state tante tipi di critiche quando è arrivato. Anche quelle dei rosiconi. I nostri tifosi meritano il meglio, perché invece ci supportano sempre. Invece, sabato ci sarà una stadio pieno. Figlio del lavoro fatto in due anni. Quando sono arrivato sono stato accusato di tante cose. Sul fatto che non siamo andati in A. Sui giocatori che non arrivavano. Ora su Arturo, che quando è arrivato era soggetto a critiche, ci sono dei partiti a favore sul perché è stato ceduto. Su Coda si diceva che era raccomandato, come Gabriel e Lucioni. L’impalcatura della squadra che ha senso la teniamo. La domanda su Calabresi è pertinente, ma la risposta l’avevamo già data. Avevamo preso due alternative, tra cui Frabotta. Poi, avevamo Gallo e Gendrey. Dobbiamo rischiare sulle potenzialità. Siamo un club che ha soldi, è vero, ma con molta umiltà dobbiamo dire che siamo gli ultimi ad avere soldi. I marcatori? Non siamo sotto l’ombrellone, se non è arrivato nessuno c’è un motivo. Non siamo stati all’altezza, ma per un motivo. Abbiamo preso un attaccante e sembra che abbiamo preso uno ‘scappato di casa’. Gli errori sono fatti anche da noi, ma sono frutto di lavoro e di condivisione con la società”.

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