Liguori a piazzagiallorossa: “Non parlo degli arbitri anche se…”

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Corrado Liguori
Il vicepresidente del Lecce, Corrado Liguori

LECCE (di M.Cassone) – Un pareggio che fa male quello col Melfi, da qualsiasi angolazione si guardi la gara, rimane il rammarico per non aver vinto. I tre punti avrebbero regalato la prima posizione ai tifosi che comunque al triplice fischio hanno applaudito i loro beniamini. E quindi è un punto guadagnato alla fine di ogni ragionamento. Qualcosa da recriminare però c’è, è sotto gli occhi di tutti, non è stato fischiato un penalty sacrosanto e poi anche la sfortuna si è accanita, stampandosi sotto forma di pallone, sulla traversa. E partiamo proprio da quest’analisi nell’intervista a Corrado Liguori, vicepresidente del sodalizio giallorosso, che abbiamo raggiunto al termina dell’incontro.

  • Un punto guadagnato oppure due persi?

«A bocce ferme due punti persi; per come si era messa la gara è certamente un punto guadagnato. Partite così in campionati stregati le perdi 2-0 con il Benevento vincente al 95esimo. Questa partita mi ha ricordato tanto Lecce-Campobasso del 1985 quando sotto di due goal pareggiamo 2-2. Era l’anno di Fascetti e quel punto fu importantissimo…».

  • Secondo lei il Lecce ha sbagliato l’approccio alla gara?

«Non siamo entrati con il giusto atteggiamento, questo è stato evidente. Abbiamo concesso troppo campo specie all’inizio. Quando si mette così devi essere molto accorto a non prendere goal. Se chiudi il primo tempo 0-0 un goal poi lo fai. Comunque ai ragazzi non si può rimproverare nulla, hanno lottato e dato l’anima fino alla fine provando anche a vincere all’ultimo secondo».

  • Quanto ha pesato l’assenza di Braglia in panchina?

«Il mister è il mister, questo è evidente e quindi difficilmente sostituibile. Con la squadra in chiara difficoltà la sua presenza ed il suo carisma avrebbero potuto incidere maggiormente. Senza nulla togliere a Mister Isetto che ha comunque fatto la sua parte».

  • È un peccato aver perso la possibilità di balzare in testa alla classifica, lei è ottimista per il prosieguo oppure si è persa veramente una grande opportunità?

«Sono assolutamente ottimista a condizione che si tragga insegnamento dalla partita di oggi, esattamente come avvenne a Catanzaro. Sabato si riparte con la consapevolezza che questo è un campionato molto difficile che non vuole avere padroni… Il nostro obiettivo è provare a dimostrare il contrario».

  • Cosa ci dice dell’arbitraggio?

«Non parlo degli arbitri anche se ho visto degli errori tecnici difficilmente spiegabili. Motivo in più per sparire da questa categoria».

  • Un messaggio ai tifosi, a quelli veri, che hanno applaudito al fischio finale.

«Il messaggio è per tutti, in primis per i nostri tifosi irriducibili e sempre presenti che hanno applaudito e compreso che abbiamo dato tutto, ma anche per i più scettici. A loro dico di avere fiducia, venderemo cara la pelle fino all’ultimo istante dell’ultima partita. Il Lecce c’è ed anche quando va male, tira fuori l’orgoglio tipico di una GRANDE! Andiamo avanti».

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