Il ruggito del branco non riesce. Il Lecce saluta il sogno promozione

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LECCE (G. Serafino) – Serviva il ruggito del branco. Alla fine è arrivata una doccia fredda, anzi ghiacciata. Il Lecce saluta il sogno della promozione in Serie A, impattando 1 a 1 contro il Venezia. Dopo il KO in Laguna, i giallorossi sfoderano una prestazione decisamente diversa, fin da subito aggressiva. Ma sono gli uomini di Zanetti a portarsi in vantaggio grazie ad un rigore concesso col VAR per un fallo di Maggio. Nella ripresa il pari di Pettinari suona la carica, ma nel finale l’errore che costa l’eliminazione dei playoff è proprio di capitan Marco Mancosu, che spara alto il rigore che sarebbe valso l’approdo in finale.

L’opaca prestazione del “Penzo” è ancora nella mente di tutti e così mister Corini, confortato anche da qualche recupero importante, mette mano al suo disegno tattico e rispetto alla gara d’andata cambia tre pedine. Le novità sono a centrocampo (dove viene lanciato Nikolov dal 1′) e nel pacchetto offensivo: capitan Mancosu stavolta parte dalla panchina, al suo posto sulla trequarti c’è Henderson, alle spalle di Coda e di Stefano Pettinari, finalmente recuperato. Per il resto nessuna sorpresa: Gabriel tra i pali, Maggio, Lucioni, Dermaku e Gallo in difesa, Hjulmand in regia con Majer a completare il reparto mediano.

Il Venezia, che si presenta al “Via del Mare” con a disposizione due risultati su tre per accedere alla finalissima, si presenta con il collaudato 4-3-3: Paolo Zanetti ripropone Maenpaa in porta, Mazzocchi, Ceccaroni, Svoboda e Molinaro in difesa, Crnigoj, Taugordeau e Maleh tris in mezzo, con Aramu insieme a Di Mariano e Forte in attacco. Out Modolo.

Arbitro dell’incontro è il signor Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia.

DOCCIA GELATA – E’ dei giallorossi il primo pallone mosso del match che cercano da subito il pressing alto. Anche il Venezia non disdegna e al 3′ si aggiudica il primo giro dalla bandierina: batte Aramu, libera la difesa salentina con Henderson, Majer accende il turbo e sugli sviluppi dell’azione tenta il tiro Hjulmand, ribattuto da Svoboda. Tanto agonismo sul manto erboso del “Via del Mare” dove nelle prime fasi a ruggire è Morten Hjulmand. All’11esimo bella trama leccese: lancio Majer per Pettinari che gira subito di testa in direzione Coda, l’ex Benevento ci arriva col mancino, ma non inquadra lo specchio. Al quarto d’ora Hjulmand troppo irruente su Aramu: lui il primo ammonito di giornata. Pochi minuti dopo altro spunto interessante della truppa di Corini: Gallo scambia con Henderson, lo scozzese va al crosso, teso e forse troppo forte, Pettinari non ci arriva di testa per questione di centimetri da ottima posizione. Ancora Lecce al 20′: tiro Maggio dopo una bella azione, palla sul braccio di Maleh (attaccato al corpo) e corner per Lucioni&Co. Poco prima della mezzora arriva il primo tiro nello specchio di Coda: non semplice la sua conclusione, da posizione defilata, con Maenpaa che si distende e neutralizza senza patemi. Nuova chance al 31esimo: Henderson trova un bel filtrante per Pettinari, tocco nel cuore dell’area dove Nikolov ciabatta e la passa comodamente tra le braccia del portiere avversario. Al 35′ clamorosa occasione per il vantaggio dei padroni di casa: palla che da Maggio passa ad Henderson che si vede il tiro respinto da Svoboda, pallone che si alza  a campanile con Maempaa che non trattiene, scontro con il compagno Ceccaroni, ma la palla si ferma sulla traversa prima di tornare tra le braccia del portiere che tira un sospiro di sollievo insieme a tutti i tifosi della Laguna. Un minuto dopo squillo anche di Pettinari che ci prova con un destro a giro dal limite dell’area: palla fuori di poco. Timida iniziativa del Venezia al 40esimo: cross teso di Crnigoj, ma in area c’è una spinta di Di Mariano su Maggio e Irrati fischia la punizione. Cerca di chiudere la prima frazione in attacco la formazione arancioneroverde: palla persa da Hjulmand (forse su fallo) in fase di impostazione, Crnigoj ne approfitta e si conquista un angolo. Dalla bandierina ne nasce un pericolo per Gabriel che con un riflesso da urlo toglie la palla dalla porta. Respinge il Lecce, ma Maggio, in apparente anticipo, tocca la gamba di Crnigoj e dopo il consulto del VAR Irrati decide per il penalty. Dal dischetto Aramu spiazza Gabriel e fa esplodere la sua panchina. Doccia gelata per i giallorossi che protestano per il presunto fallo su Hjulmand da cui è nata l’azione del rigore. C’è spazio per un ultimo assalto: serie di rimpalli in area, palla che giunge sui piedi di Coda che costringe Maenpaa ad un super intervento basso. Grande reattività del portiere ospite e primo tempo che si conclude con i cartellini gialli sventolati a Mazzocchi e Lucioni.

Un cambio per parte al ritorno dagli spogliatoi: Corini getta nella mischia capitan Mancosu al posto di Nikolov, mentre Zanetti lascia sotto lo doccia Mazzocchi (ammonito), al suo posto Ferrarini. Henderson però resta sulla trequarti, con Mancosu mezzala. Subito una punizione conquistata dal capitano che si incarica anche della battuta: destro basso e potente che mette i brividi al Venezia. Rispondono gli ospiti con un corner dai cui lunghi sviluppi conquistano anche una punizione: scodellata al centro di Taugourdeau, libera la difesa salentina. Problemi, nel frattempo, per Aramu che deve alzare bandiera bianca: entra Johnsen. Scocca l’ora di gioco: Mancosu recapita in area una punizione conquistata da Majer. Palla lunga per tutti. Perde un po’ troppo tempo Maenpaa per rimettere il pallone il gioco e l’arbitro scrive anche il suo nome sul taccuino dei cattivi. Serve cambiare passo al Lecce ed Eugenio Corini cerca forze fresche dalla panchina: fuori Majer e Gallo, dentro Tachtsidis e Marco Calderoni (in campo dopo quattro mesi l’ultima apparizione). Sgasa la squadra di casa che al 65esimo perviene al pareggio: gran colpo di testa di Dermaku, altra super risposta di Maenpaa, che però spedisce la palla sui piedi di Lucioni che serve a Pettinari il gol dell’1-1. Ci crede ora il Lecce e alza i giri. Break veneto: calcio d’angolo guadagnato da Johnsen, Forte va al tiro, Gabriel se la ritrova lì. Al 72′ dribbling di Pettinari su Ceccaroni: fallo e giallo. Ultimo quarto d’ora di speranze: calcio d’angolo di Henderson, serie di rimpalli in area, alla fine mette il piedone Maggio che però spedisce in curva. Alza il muro Zanetti che richiama Forte e Di Mariano in panchina, dentro Bocalon e Cremonesi. Al 78′ altro episodio chiavo della gara: Maggio calcia, palla sul braccio sinistro Maleh, troppo largo e per Irrati stavolta non c’è bisogno del VAR. E’ rigore. Dal dischetto si presenta capitan Mancosu: solita rincorsa per il sardo che calcia esattamente come fatto contro l’Ascoli, portiere fermo e palla alta. Brutto errore del capitano. Pochi istanti dopo attimi di paura: finisce al suolo Tachtsidis, colpito alla testa da un avversario. Il greco resta a terra per alcuni istanti tra il silenzio di tutti, salvo poi rialzarsi senza alcun problema. Inizia allora il pressing finale del Lecce che si gioca il tutto per tutto: dalla panchina arrivano Paganini e Rodriguez, fuori Maggio ed Henderson. Cinque minuti di speranza di extra time. Al 91′ bella palla di Tachtsidis tagliata in area, ma sul secondo palo non c’è nessuno. E’ l’ultima vera occasione: il Venezia fa festa, Mancosu piange a dirotto, Rodriguez protesta e viene anche espulso. In finale ci vanno i lagunari che attendono una tra Cittadella e Monza.

TABELLINO

Lecce: Gabriel, Maggio, Lucioni ©, Coda, Nikolov (1’st Mancosu), Dermaku, Pettinari, Gallo (18’st Calderoni), Majer (18’st Tachtsidis), Hjulmand, Henderson. A disposizione: Vigorito, Pisacane, Meccariello, Paganini, Yalçin, Stepinski, Listkowski, Björkengren, Rodriguez. Allenatore: E. Corini

Venezia: Maempaa, Molinaro ©, Taugordeau (39’st Dezi), Mazzocchi (1’st Ferrarini), Aramu (7’st Johnsen), Forte 31’st Bocalon), Di Mariano (31’st Cremonesi), Maleh, Svoboda, Ceccaroni, Crnigoj. A disposizione: Pomini, Felicioli, Rossi, Bjarkason, St. Clair, Ricci, Esposito. Allenatore P. Zanetti

Marcatori: 48’pt Aramu (rig) 66′ Pettinari
Ammoniti: 17’pt Hjulmand, 50’pt Mazzocchi, 15’st Maempaa, 28’st Ceccaroni
Espulsi:
Recupero: 3’pt, 5′ st

Arbitro: Massimiliano Irrati sez. di Pistoia
Assistenti: Giovanni Baccini sez. di Conegliano – Valerio Colarossi sez. di Roma 2
IV Ufficiale: Antonio Di Martino sez. di Teramo
VAR: Fabio Maresca sez. di Napoli
AVAR: Salvatore Longo sez. di Paola

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