Brutto Lecce, fa festa l’Ascoli: al “Via del Mare” festival degli errori

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LECCE (G. Serafino) – Un Lecce incredibilmente brutto cade in casa per mano dell’Ascoli. Al termine di un match tra i più brutti dell’anno, fanno festa gli uomini del Picchio, cinici e fortunati. Per i giallorossi, invece, solo una miriade di errori: da quelli in difesa, a quelli di Coda che si divora l’impossibile, fino a quello di capitan Mancosu che al 90′ sbaglia il calcio di rigore del possibile 2-2.

Completato in ogni suo aspetto nel corso dell’ultima sessione di calciomercato, il Lecce è reduce da due pareggi consecutivi (contro Empoli e Pordenone) ed è chiamato a pigiare sull’acceleratore se vuole accorciare sui primissimi posti della classifica. Per farlo, mister Corini punta subito di Christian Maggio: l’esperto terzino destro, ingaggiato per sostituire l’infortunato Adjapong, si posiziona lungo l’out destro della difesa, completando il reparto con Lucioni, Pisacane e Zuta. In mezzo, invece, c’è il ritorno dalla squalifica di Tachtsidis in posizione di play, affiancato dal suo ‘vice’ Hjulmand e da Henderson, mentre in avanti ancora fiducia al trio più consolidato: Mancosu, Stepinski, Coda.

Per i ducali, invece, l’allenatore in seconda Baroncelli (Andrea Sottili squalificato) disegna il 4-3-3: Leali tra i pali, Pucino, Brosco, Quaranta e D’Orazio in difesa, Eramo, Danzi e Saric in mezzo, Sabiri, Dionisi e Bidaoui tridente offensivo.

Arbitra l’incontro il signor Matteo Marchetti della sezione Ostia Lido.

BOTTA E RISPOSTA – E’ l’Ascoli a muovere il primo pallone della gara e sono gli ospiti a partire con più veemenza, ma è del Lecce il primo tentativo nello specchio della porta: azione che si sviluppa da destra, la palla arriva a capitan Mancosu che ci prova da fuori area, ma Leali la tocca quanto basta per deviarla in corner. Al minuto 8 arriva il primo cartellino giallo del match: se lo becca Pisacane per un tocco di braccio su una ripartenza bianconera. Prova ad alzare i ritmi il Lecce, ma al 12esimo arriva il primo brivido: bella palla recuperata da Sabiri che si avventa in area, tenta la conclusione, ma Pisacane ci mette il piede e la alza appena sulla traversa. Al quarto d’ora arriva la seconda ammonizione per i padroni di casa: Tachtsidis spezza il gioco dell’Ascoli con una scivolata che prende palla, ma anche piedi e gambe di Sabiri. Al 19′ bella azione del Lecce: pressing vincente di Hjulmand nell’area ascolana, palla per Coda che però di spalle riesce solo a servire Tachtsidis che riceve e con un tiro preciso impegna severamente Leali. Insistono i giallorossi: ancora Hjulmand a servire in area dalle parti del solito Coda che, però, non ci arriva con la testa. Il gol è davvero nell’aria e, puntale, arriva al minuto 22: è perfetta la palla che Coda, dalla trequarti, vede l’inserimento col tempismo ideale di Stepinski che di testa batte Leali e festeggia il suo sesto gol stagionale. Il Lecce, così, si sblocca e dopo un giro di lancette va vicinissimo al raddoppio: Leali sbaglia in uscita, palla intercettata da Stepinski, ci arriva poi Coda che mette a sedere un difensore, batte anche il portiere, ma angola troppo il destro che, incredibilmente, non inquadra lo specchio. Erroracci di Hispanico, pagato a caro prezzo poco dopo: al 28eismo (dopo il giallo rimediato anche da Sabiri), è proprio Stepinski a sbagliare in fase di uscita, ne approfitta Dionisi che scarta Pisacane e batte Gabriel. La reazione giallorossa sta in un calcio d’angolo calciato basso da Tachtsidis su cui ci arriva Mancosu che impatta come in un campo di rugby. Fase convulsa e caotica quella che chiude la prima frazione di gioco che  finisce dopo un minuto di recupero.

DIONISI SCATENATO – Si riparte con un cambio ordinato da Eugenio Corini: resta negli spogliatoi l’ammonito Pisacane, al suo posto Meccariello. L’inizio del secondo tempo è sulla falsariga di quello del primo con l’Ascoli subito pericoloso: al 48′ su un’altra leggerezza giallorossa, gli ospiti si innescano con Dionisi, penetra in area, e fa partire il destro che Gabriel respinge proprio sui piedi di Sabiri che costringe l’estremo difensore brasiliano a un nuovo super intervento. Si alzano i toni nel rettangolo verde: prima proteste vibranti per un contatto in area a danni di Dionisi che resta per interni minuti in compagnia dei medici sociali, poi c’è l’ammonizione per Meccariello che per l’arbitro è troppo irruento nei far riprendere il gioco. Lecce non pervenuto e allora l’Ascoli completa il sorpasso: diagonale di Saric che trova l’opposizione di Gabriel che stavolta non può nulla sulla ribattuta di Dionisi che mette nel sacco la sua doppietta. Incassato il colpo, i giallorossi provano a reagire: all’ora di gioco altro clamoroso errore di Coda che dopo aver sciupato il possibile 2-0, getta alle ortiche anche il pari. Hjulmand lo serve con una giocata, filtrante perfetto per il bomber che tutto solo, nel cuore dell’area di rigore, alza incredibilmente sopra la traversa. Cerca di correre ai ripari Corini che decide un triplo cambio: fuori Stepinski, Henderson e Tachtsidis, dentro Rodriguez, Majer e Nikolov. Risponde Sottil con Caligara e Simeri al posto di Danzi e Dionsi. L’Ascoli si arrocca in difesa, ma quando riparte fa davvero paura: Sabiri prova a sfruttare l’ennesima figuraccia in uscita del Lecce, supera Gabriel con lo scavetto, ma sulla linea c’è Lucioni che evita il dopo del KO. Altri due cambi, allora, per il Picchio: Bidaoui e Sabiri lasciano spazio a Mosti e Parigini. Ancora Ascoli: al 77esimo D’Orazio mette il turbo, crossa al centro dove Meccariello interviene non al meglio e rischia l’autogol. E allora Lecce: calcio di punizione battuto da Mancosu dalla corsia mancina, palla in area dove Nikolov di mette la testa e trova la bella respinta di istinto di Leali. Ultimo cambio per l’Ascoli: esce Mirko Eramo ed entra Adrian Stoian. Ultime carte giocate anche da Corini: esce Zuta per Gallo. Ultimo minuti: ammoniti Saric e Caligara, Lecce tutto in avanti ma inconsistente. 90′: Coda si muove tra le linee, ottimo l’inserimento di Rodriguez che prova a smarcare Leali, il portiere lo mette giù e per Marchetti è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Capitan Mancosu che non mantiene il sangue freddo e tira alto. Nei cinque minuti di recupero è solo caos.

TABELLINO

Lecce: Gabriel, Maggio, Pisacane (1’st Meccariello), Lucioni, Mancosu (C), Coda, Stepinski (21’st Rodriguez), Zuta (38’st Gallo), Hjulmand, Henderson (21’st Majer), Tachtsidis (21’st Nikolov). A disposizione: Bleve, Vigorito, Paganini, Yalcin, Monterisi,Pettinari, Björkengren. Allenatore: E. Corini

Ascoli: Leali, Pucino, D’Orazio, Dionisi (23’st Simeri), Quaranta, Sabiri (30’st Mosti), Brosco (C), Bidaoui (30’st Parigini), Eramo (36’st Stoian), Saric, Danzi (23’st Caligara). A disposizione: Bolletta, Sarr, Corbo, Pinna, Avlonitis, Kragl. Allenatore: S. Baroncelli.

Marcatori: 23’pt Stepinski, 28’pt – 11’st Dionisi
Ammoniti: 9’pt Pisacane, 17’pt Tachtsidis, 8’st Meccariello, 40’st Saric, 41’st Caligara
Espulsi:
Recupero:
1’pt, 5’st

Note: 46’st Mancosu rigore non trasformato

Arbitro: Matteo Marchetti della sez. di Ostia Lido
Assistenti: Valerio Vecchi della sez. di Lamezia Terme – Marco Scatragli della sez. di Arezzo
IV Ufficiale: Giacomo Camplone della sez. di Pescara

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