Entusiasmo Liverani: “Lecce, mi fido di te. Il Perugia? Che ricordi. Vincerà chi sbaglierà meno”

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Fabio Liverani, allenatore U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Emozioni forti, ricordi indelebili ed un passato rimasto nel cuore. Per Fabio Liverani la gara di domani al “Via del Mare” con il Perugia non sarà come tutte le altre, perché da calciatore con la maglia degli umbri ha un trascorso importante: “Perugia è un ricordo indelebile, quando mi avvicinavo alla Serie A era un miraggio che un giovane venisse inserito partendo dalle categorie inferiori. Si tratta di una piazza -ha spiegato il tecnico del Lecce- che mi ha adottato e portato nel grande calcio fino alla Nazionale. Il passaggio a Perugia mi ha consacrato e mi ha permesso di fare la carriera che poi sono riuscito a fare negli anni successivi Il mio Lecce? Nel mio gruppo c’è entusiasmo, quando si vince, la stanchezza mentale pesa meno e tutti vogliono esserci. La mia è una squadra matura, non si butta giù dopo una sconfitta e per esempio, dopo la vittoria di Carpi ho visto lo spirito giusto. Mi fido della mia squadra”.

L’AMICO “SANDRO” – Liverani e Nesta hanno giocato insieme nella Lazio, e la loro è un’amicizia storica: “Io e Nesta ci conoscevamo  già dai tempi del settore giovanile avendo la stessa età, e le sue qualità erano a livello mondiale. Quando arrivai alla Lazio fu lui a farmi da tramite in uno spogliatoio di mostri sacri. La mia fortuna è stata conoscere la persona e l’uomo, l’amicizia rimane intatta anche se per anni siamo stati molto lontani. Per lo spessore della persona credo che poteva ricoprire qualsiasi ruolo, anche dirigenziale, è rientrato in un calcio differente da quello che aveva lasciato. Dopo qualche mugugno iniziale il Perugia è stato bravo a dargli fiducia, faccio i complimenti alla società perché ha riconosciuto il suo lavoro e il suo entusiasmo. Se mi sentirò con lui prima della gara? No, noi siamo di vecchio stampo, ci saluteremo direttamente domani (sorride, ndr)”.

GLI AVVERSARI – La squadra di Alessandro Nesta non va assolutamente sottovalutata, con 20 punti si trova al settimo posto in classifica insieme alla Salernitana: “Vengono da un ottimo momento: credo che domani possa uscire una bella gara. In entrambe le squadre ci sono giocatori di qualità alta. Domani avrà più possibilità di vincere chi sbaglierà meno e chi riuscirà a gestire meglio tutte le situazioni del match. Ripeto, hanno giocatori di grandissimo livello, sia i nostri sia quelli del Perugia, che ha giocatori che hanno militato anche in Serie A come Melchiorri, Verre, Kingsley”.

NUMERI IMPORTANTI – Il Lecce nella stagione in corso, è secondo, in classifica ed è la sorpresa della serie B: “Io non sono un malato di numeri, i miei collaboratori sono più attenti in questo. Credo che non siano del tutto veritieri dopo 14 partite. Credo che solo dopo 20 p 25 partite possiamo essere più obiettivi. I punti servono dovunque, a prescindere dal campo o dalla trasferta: la partita si può giocare con qualità e si può vincere dovunque. Dobbiamo avere la presunzione calcistica di provare a vincere con chiunque e dovunque, ma non mancando mai di rispetto verso l’avversario, altrimenti si fa brutta figura ovunque. Tabanelli domani titolare? Diciamo che è uno dei papabili per poter giocare. Armellino ha giocato al suo posto e ha fatto molto bene anche lui. Mi fa piacere sapere che chiunque scenda mi garantisce quantità e qualità, scegliere per me è sempre difficile. La Mantia? Ha avuto un problemino fisico leggero, ma ora è al 100%”.

PORTE CHIUSE – La squadra per tutta la settimana è “blindata”, escluso nel giorno della ripresa della preparazione: “Diciamo che non c’è un motivo in particolare del perché ci alleniamo a porte chiuse. Nella struttura dove ci alleniamo, alla Cittadella dello Sport di Martignano, ci sono delle difficoltà legate al fatto che il campo è attaccato al posto dove si metterebbero eventuali persone presenti e ho paura che si possa perdere concentrazione. Ci attrezzeremo più avanti per cercare una soluzione per creare una certa vicinanza durante la settimana. Ma è solo una questione di struttura, non ci sono segreti…”.

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