Jacopo Petriccione: la scheda per conoscere meglio il metronomo giallorosso

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Petriccione, foto Pinto

LECCE (di M.Cassone) – Di primo acchito sembra un ragazzo come tanti e nulla di lui svela tutta la potenza, la grinta, e la tecnica che nasconde bene fino a quando non si ritrova un pallone tra i piedi; in quel momento Jacopo Petriccione diventa un pitbull, morde le caviglie degli avversari e scatta grintosamente su ogni pallone. Di lui dicono che sia un po’ permaloso e introverso ma appena si apre diventa solare e gioviale ed è di grande compagnia.

Petriccione, foto web
Petriccione, foto web

Il biondo bambino che chiamavano “riccioli d’oro” è cresciuto girovagando per inseguire una passione di famiglia, il calcio, che è diventata la sua professione. Nasce a Gorizia e dopo aver calciato i primi palloni nel Cagliari, il centrocampista classe ’95, va a Siena prima di approdare nell’estate 2013 nelle giovanili della Fiorentina, nel 2015 passa in prestito alla Pistoiese e l’anno dopo in B a Terni conosce mister Liverani che poi l’ha voluto a Lecce, gioca 35 gare segna un gol e regala 5 assist.

Nonostante la personalità dimostrata nel campionato cadetto e le prove convincenti, la Fiorentina decide di cederlo al Bari a titolo definitivo e in 20 presenze sigla un gol, poi dopo il fallimento della squadra biancorossa si svincola e sposa la causa giallorossa; inizia in sordina ma si rivela, specialmente come centrale, insostituibile per il sistema di gioco di Liverani ancora in fase di rodaggio ma già ben delineato.

Si ispira a Pirlo e a Pizzarro, con quest’ultimo si è allenato nella Fiorentina e ha ricevuto tanti buoni consigli; i tifosi del Lecce però lo paragonano al talento del Real Madrid, Modric, e lo chiamano simpaticamente Modriccione, un appellativo che si è guadagnato in campo macinando chilometri e avversari. Vanta anche delle esperienze nella nazionale Under 19.

Petriccione, foto Pinto
Petriccione, foto Pinto

Il biliardo e la playstation sono tra gli hobby che predilige, anche se preferisce uscire e fare lunghe passeggiate col suo cane che si chiama Kobe, come uno dei suoi idoli del basket, grande passione che coltiva; segue, infatti la NBA ed è tifoso dei Golden State. Inoltre è un fan del maghetto Harry Potter, ha letto i libri e visto tutti i film e ascolta tutta la musica ma in modo particolare le canzoni della sua artista preferita, una salentina doc, Emma Marrone che stima molto sia per i testi che per la sua storia di vita. Infine adora i tatuaggi, ne ha tanti, ma come accade per tutti gli amanti dell’inchiostro sotto la pelle ne manca sempre uno; magari, adesso, è tempo di un disegno che rimarchi questa sua nuova avventura a Lecce e chissà che tra tutti non sia il più colorato con il giallo del sole del Salento e il rosso del cuore di una tifoseria che già lo ama.

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