Meluso presenta Bleve e Lucioni, il diesse: “Il disappunto su Chiricò? Sono amareggiato”

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LECCE (di Carmen Tommasi) – Orgoglioso dei suoi nuovi acquisti e voglioso di vederli subito all’opera, il direttore sportivo del Lecce Mauro Meluso presenta il portiere salentino Marco Bleve e il difensore centrale Fabio Lucioni, quest’ultimo arrivato nel Salento a titolo definitivo. Il diesse è molto soddisfatto dei due arrivi che vanno a rinforzare la rosa allenata da mister Fabio Liverani: “Bleve ritorna da noi dopo una discreta esperienza alla Ternana (il giocatore ha collezionato solo 9 presenze, ndr), poi con grande piacere presento una ex colonna del Benevento come Lucioni che ha scelto Lecce grazie ad un solo blitz di una notte”.

CAPITOLO CALCIOMERCATO – Non poteva mancare una dichiarazione, su espressa domanda, sulla spinosa questione di Mino Chiricò: “Sinceramente non volevo tornare sull’argomento: ho parlato l’altra volta e non ho da aggiungere altro. Certamente, non si può piacere a tutti e capisco chi ha contestato, ma noi abbiamo anche delle responsabilità che vanno oltre queste cose. È stata fatta un’operazione che oggi va salvaguardata, ma se dovesse arrivare un’offerta, noi la valuteremo, altrimenti abbiamo tutti il dovere di preservare questo patrimonio tecnico. La contestazione? Il disappunto, ovviamente, mi dispiace, soprattutto per il ragazzo che si è scusato pubblicamente e avendolo fatto -ha spiegato Meluso- si pensava che si potesse appianare il tutto. Nel mio mestiere sono situazioni che si possono venire a creare e ne sono cosciente. Dal canto mio, io non ho intenzione di sfidare nessuno. Il bene principale è il Lecce e la sua società. Doumbia? Sembrava dovesse andare al Catanzaro, ma è saltato tutto. Mi auguro che, al più presto, si possa sbloccare la situazione in qualsiasi momento, perchè é un giocatore che non rientra nei nostri piani tecnico-tattici“.

Bleve
Bleve

IL LIETO RITORNO – Il primo a parlare è Marco Bleve, cresciuto nel settore giovanile giallorosso, e voglioso di dire la sua nella sua nuova esperienza nel Lecce: “Giocare a Terni mi ha fatto crescere, sono maturato e cresciuto. Dopo le prime presenze in un campionato nuovo per me, che ho trovato molto competitivo, ho avuto un infortunio che mi ha bloccato per tre mesi e poi le cose sono cambiate. Ieri ho conosciuto Vigorito, è un bravo ragazzo ed un buon portiere. Io titolare? Sono a disposizione di mister Liverani e spero di metterlo in difficoltà nel momento delle scelte tra me e Vigorito. Sono felicissimo -ha detto soddisfatto- di essere ritornato qui, è sempre una gioia dopo essere cresciuto nel settore giovanile di una squadra continuare a giocare con quella maglia”.

TANTA GIOIA – La parola passa, poi, a Fabio Lucioni, classe ’87, ex capitano del Benevento  e per il centrale di Terni, squalificato sino a fine ottobre, la scelta di Lecce: “E’ stata una scelta facile. Non ci vuole certo molto tempo ad accettare una proposta di una società così importante come il Lecce. Avevo altre proposte, ma la storia della maglia giallorossa ed i programmi della società hanno giocato un ruolo fondamentale.  Sono felicissimo di stare qui, quando ho capito che a Benevento non potevano esserci più i presupposti, non ho esitato a scegliere Lecce, per l’importanza di questa maglia, per la storia della società. Chi mi ha convinto?  Pippo Falco? È un grande calciatore che ti può fare vincere la gara da un momento all’altro, lo conosco bene. In Serie B la competizione a livello interno è tutto: in B (il giocatore vanta 90 presenze in cadetteria, ndr) servono tante energie, soprattutto mentali, e voglio mettere a disposizione la mia esperienza a disposizione di tutti, soprattutto dei più giovani”.

Lucioni, foto web
Lucioni, foto web

OUT FINO A OTTOBRE – Il neo giocatore giallorosso, causa squalifica, non potrà scendere in campo fino a fine ottobre: “Non è semplice star fuori: ci vuole anche un pizzico di intelligenza per farsi trovare pronto quando arriverà il momento. Cerco ogni giorno di dare il mio contributo, tutta la settimana: la mia cultura si basa sul lavoro quotidiano. Non sarà facile rientrare, a livello mentale, e lavorerò soprattutto su questo aspetto. Chi mi ha convito a venire qui? A parte la storia calcistica di questa città, ci sono stati gli ingaggi di Falco, le parole di Walter Lopez e di Romualdo Corvino, e naturalmente la stima con il Presidente Sticchi Damiani, una persona corretta che mi ha difeso nella nota difesa della squalifica. Il mister? Liverani è un tecnico giovane ma dalle idee molto chiare che noi stiamo cercando di assimilare il prima possibile. Si sta creando un bel gruppo che dirà la sua nel campionato cadetto”.

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