Scherzi a parte? No, è tutto vero, il Prefetto cambia idea: divieto solo ai leccesi

0
Tifosi del Lecce (foto Pinto)

LECCE – L’attesa di una gara di calcio può diventare una specie di barzelletta: è accaduto anche questo in serie C, al Lecce, ai suoi tifosi.

Il Prefetto di Barletta – Andria – Trani aveva  disposto che la gara Bisceglie – Lecce, in programma domani alle ore 20.45, fosse giocata a porte chiuse (leggi qui), provvedimento che era stato adottato in virtù di criticità strutturali dello stadio “G. Ventura”, e già questa decisione sembrava incomprensibile.

Nel tardo pomeriggio però il Prefetto, dottoressa Maria Antonietta Cerniglia, ha cambiato idea decidendo di aprire lo stadio ai soli tifosi della squadra di casa, questa volta non per problemi strutturali dello Stadio ma per problemi di ordine pubblico. In poche ore dunque lo stadio è diventato agibile ma è diventato ingestibile accogliere 300-400 persone.

È una decisione che fa discutere e farà discutere nei prossimi giorni. I tagliandi già venduti ai tifosi del Lecce (235) sono nulli e solo successivamente saranno rese note le modalità di rimborso.

Ecco il comunicato ufficiale della Prefettura di Barletta-Andria-Trani:

Si comunica che nella giornata odierna, a seguito di ulteriore sopralluogo presso l’impianto sportivo comunale “G. Ventura” di Bisceglie da parte degli organi competenti, da cui è emersa l’avvenuta effettuazione dei lavori a soddisfacimento delle esigenze di sicurezza già rappresentate, il Prefetto di Barletta Andria Trani ha avuto modo di riesaminare la situazione, in accordo con il Questore di Bari, ed ha revocato il proprio provvedimento di ieri, giovedì 7 febbraio, con cui si disponeva lo svolgimento dell’incontro di calcio tra AS Bisceglie 1913 ed US Lecce in assenza di pubblico.

Nondimeno, permanendo ad avviso dell’organo di Polizia gravi problematiche afferenti l’ordine e la sicurezza pubblica, il Prefetto ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Lecce e l’annullamento dei biglietti eventualmente già venduti ai residenti nella medesima provincia.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail