Aspettando Alessandria-Lecce

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LECCE (di M.Cassone) – Sensazioni che si susseguono nell’atrio dell’attesa e percezioni che cercano spazio tra i pensieri sulla lunga via per il Piemonte. Alessandria e Lecce due realtà completamente differenti, due squadre che dovranno lottare per un obiettivo che significa gloria, prestigio e tanti soldini. E di soldi le due società ne hanno spesi tanti per allestire le compagini che domani si ritroveranno di fronte per darsi battaglia fino alla fine.

Non è mancato il sale e nemmeno il pepe in questa breve attesa, alle dichiarazioni di Pillon e Sensibile sono seguite quelle di Liguori. Per il sig. Guccini, arbitro  dell’incontro, sarà un compito arduo e speriamo che sia all’altezza della situazione e commetta meno errori del sig. Paolini che nella gara di andata ha strafatto.

Rizzo-Pillon
Rizzo-Pillon

Sarà una partita a scacchi tra Pillon e Rizzo. Il primo è lo stratega delle promozioni, è l’unico allenatore che nel calcio italiano ha ottenuto tre promozioni consecutive dalla D alla B col Treviso, il secondo è un vincente (ha vinto tutto con la Primavera del Lecce) poco fortunato. Entrambi hanno accettato la sfida di guidare due formazioni, costruite sui dettami di altre persone, a poche giornate dai playoff. Mosse e contro mosse senza trascurare eventuali supplementari e rigori. Gare così rischiano di essere impalpabili, noiose e poco spettacolari, e di essere risolte da un episodio.

Oltre la grinta, il cuore, la passione e la lucidità, a questo punto serve anche tanta pazienza; bisognerà aspettare con una regola fissa in testa: evitare di subire gol. Prima non prenderle e poi darle, prima difendersi, difendere il proprio corpo dai pugni dell’avversario e poi sganciare i colpi giusti. In campo scenderanno loro, i calciatori, e le maggiori responsabilità devono sentirle come aghi pungenti nell’anima e poi liberarsi di tutto, da ogni paura, per poter giocare leggeri ricordando la regola numero uno: per vincere bisogna far gol.

I tifosi del Lecce
I tifosi del Lecce

Sugli spalti però il giallorosso predominerà ancora ed è l’unica speranza che tiene legato il filo che unisce passato, presente e futuro sulle note della canzone della Nannini e di Bennato: “Il mondo in una giostra di colori. E il vento accarezza le bandiere. Arriva un brivido e ti trascina via. E sciogli in un abbraccio la follia. Notti magiche; inseguendo un goal. Sotto il cielo di un’estate italiana”…

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