FOGGIA – LECCE: il conto alla rovescia è iniziato, che partita sarà?

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LECCE (di M.Cassone) – Manca poco ormai al big match tra Foggia e Lecce che domenica si giocherà in uno “Zaccheria” vestito a festa.

Che partita sarà? È questo l’interrogativo più grande. Premettendo che la sconfitta potrebbe rappresentare un macigno sull’economia delle restanti 8 gare, le due squadre giocheranno per non perdere o per vincere?

I tifosi, tutti, di entrambe le squadre, immaginano e desiderano una sfida a viso aperto, colpo su colpo, una bella gara da conservare nell’archivio di quelle più belle. Sarà così? Oppure sarà una gara in cui il tatticismo dei mister prevarrà sulla voglia di spettacolo?

Stroppa
Stroppa

LA MATEMATICA – I rossoneri hanno costruito le proprie fortune allo “Zaccheria” conquistando 36 punti dei 62 totali; in 15 gare giocate sul proprio terreno hanno vinto 11 volte, hanno pareggiato 3 e perso 1. Fuori casa invece hanno totalizzato 26 punti in 14 gare con 7 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Dopo la gara contro il Lecce dovranno giocare 5 delle restanti gare fuori casa con Catania, Catanzaro, Casertana, Unicusano Fondi, Cosenza,  e 3 in casa Paganese, Reggina e Melfi.

I giallorossi invece dovranno giocare, dopo la sfida con il Foggia, 5 volte al “Via del Mare” con Fondi, Juve Stabia, Taranto, Messina, Fidelis Andria, e 3 fuori casa  con Cosenza, Matera, Paganese. Il Lecce fuori casa ha vinto 9 volte, pareggiato 3 e perduto 3, conquistato 30 dei 61 punti. In casa invece ha vinto 9 gare, ne ha pareggiate 4 e persa una.

Ciò detto, di fronte ai numeri, entusiasmo, voglia di vittoria e passione a parte, ragionando in modo scrupoloso ci accorgiamo che l’importante sarà non perdere, per entrambe, per il Lecce in particolare che andrebbe a -4 e diventerebbe molto improbabile poter pensare ancora alla promozione diretta.

Meluso - Padalino. Foto P.Pinto
Meluso e Padalino

METTENDO DA PARTE LA MATEMATICA –  Senza pensare a nessun domani, proiettandosi alla sola sfida di Foggia, non esiste nessuna persona al mondo che tenga per il Lecce, che non sogni una vittoria, che non sogni di spingere i “diavoli” nell’inferno. Ed è bello immaginare e sperare che scendano in campo 11 lupi affamati pronti a mordere i diavoli foggiani, a “sbrandellarli” calcisticamente, o volendo essere più buoni, basterebbe anche una vittoria al 90° con un gol discusso, perché il cuore chiede la vittoria, tutto il resto non conta. Vincere “senza se e senza ma”, senza esitazione, con coraggio, con fame, con orgoglio.

L’ATTESA – Il conto alla rovescia è iniziato. C’è fermento e voglia di giocarla; il desiderio cavalca l’attesa e il tempo sembra scorrere ancora più lento. Lo stadio sarà un catino bollente, una bolgia, un inferno. I presupposti per lo spettacolo ci sono tutti, speriamo che sia un bel pomeriggio di calcio.

 

 

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