Diktat Padalino: “Attenzione alla Casertana squadra quadrata”

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Padalino Foto P.Pinto
Pasquale Padalino, allenatore U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Vietato sbagliare o commettere passi falsi. Il Lecce di Pasquale Padalino, al gran completo, è pronto per la seconda trasferta di fila, questa volta in casa della Casertana, con l’obiettivo di ritornare nel Salento con altri tre punti ed il tecnico giallorosso presenta così la sfida contro gli uomini di Andrea Tedesco: “Dopo questa sessione di calciomercato abbiamo a disposizione più calciatori rispetto a qualche settimana fa o a lunedì scorso. Certamente va valutato -ha spiegato l’ex Matera- l’aspetto fisico e la conoscenza che, ovviamente, per i nuovi non può essere al livello di chi è qui da sei mesi. Per Agostinone vale un discorso diverso, perché è l’unica soluzione in quel ruolo. Gli altri entreranno gradualmente e vedremo la situazione pian piano. Questa è stata una settimana diversa dalle altre e bisogna tener presente il recupero dopo la gara di lunedì scorso. Nel girone di ritorno il dettaglio va curato ancora di più, vedi la gara di Catanzaro. La Casertana all’andata mi ha fatto un’ottima impressione. Poi ha effettuato dei cambiamenti, ma mantiene la stessa organizzazione. La nostra , però,deve essere una marcia in funzione di quello che è il nostro obiettivo, a prescindere dagli avversari”.

Per il portiere Filippo Perucchini, fermo da molti mesi, vale lo stesso discorso fatto sugli altri nuovi arrivati?

“In settimana ci siamo concentrati sulle manovre di gioco e Pippo ha cercato di assimilare un po’ tutti i nostri schemi. Abbiamo cercato di fargli capire come ci muoviamo a partire dalla difesa e per lui vale, quindi, un discorso diverso. Diciamo che ci sono più possibilità che giochi. Costa Ferreira? Non è a livello degli altri sul piano fisico e lo stesso discorso vale anche per Marconi. Daranno il loro contributo quando sarà necessario”.

Cosa pensa della sfida di domani pomeriggio allo stadio “Alberto Pinto”?

“Nel girone di ritorno iniziano ad esserci più difficoltà, perché le squadre possono conoscerti meglio rispetto a prima, ma per questo vanno curati maggiormente i dettagli e i particolari. Le partite sono tutte complicate e non c’è nulla di scritto. La Casertana? Si sono rinforzati con un paio di nuovi arrivi: sono una squadra quadrata e organizzata. Ricordo che all’andata fecero una partita intelligente e quindi bisogna giocare con la massima attenzione. Gli episodi dell’anno scorso a Caserta e i ricorsi? Ho saputo, ma non ero presente. I rancori servono a poco nel calcio. A livello ambientale magari potrebbero incidere, ma a noi non interessa e ormai è un avvenimento che appartiene al passato. Non deve interessare nemmeno ai miei ragazzi”.

Capitolo calciomercato: è soddisfatto di come vi siete mossi in sintonia con la società e il diesse Mauro Meluso?

“Si, sono ampiamente soddisfatto. Abbiamo portato tutti i calciatori che avevamo individuato per caratteristiche e necessità. E’ stato un lavoro mirato e giusto. In difesa la coperta è corta? Numericamente, per motivi di lista, abbiamo deciso di sacrificare il reparto. Avremmo potuto prendere un difensore under nell’ultimo giorno di mercato, ma prendere un ragazzo e rischiare di tenerlo fisso in panchina, non era il caso a nostro avviso. I nostri acquisti potranno fare la differenza. Se è importante la panchina lunga? Certamente, l’esempio è Lepore che entrando a Catanzaro ha deciso la partita. Le grandi squadre vincono i campionati proprio grazie a questi aspetti”.

Cosa pensa, invece, delle “mosse” di mercato delle dirette concorrenti alla promozione in serie B?

“Il  Matera si è rinforzato, ma quanto basta anche perché non avevano molto da sistemare. Il Foggia anche si è mosso bene: Di Piazza è un bel colpo. La mia squadra è e resterà per sempre umile, abbiamo preferito non alterare gli equilibri. Altrove, invece, potrebbero peccare di presunzione (sorride, ndr)“.

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