Ecco Marconi: “Lecce è una grande piazza, non ha bisogno di presentazioni”

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Marconi
Michele Marconi

LECCE (di M.Cassone) – Sorride ed è entusiasta per la sua nuova avventura, Michele Marconi si è presentato con un augurio speciale: “Spero di andare in B con questa maglia”.

Nato a Follonica, in provincia di Grosseto il 13 maggio 1989, è un attaccante di 186 centimetri capace di mettersi al servizio della squadra in entrambe le fasi di gioco. Ha vestito le maglie di Atalante, Grosseto, Lumezzane, Lecco, Pavia, Pergocrema, Spal, Venezia e Alessandria prima di approdare nella città barocca.

“La prima cosa che ho pensato quando c’è stata l’opportunità di venire a Lecce? Sinceramente essendo la mia prima esperienza al sud, ci ho pensato un attimo, mi sono informato; la piazza non aveva bisogno di presentazione, poi gli amici mi hanno detto che si vive bene (da Dio) e brevemente ho deciso che poteva fare a caso mio ed ho accettato. Questa sarà un’esperienza che mi farà crescere, spero di riuscire a fare bene, e di poter dare una mano qualora ce ne fosse bisogno, e finire come tutti si augurano e sperano. Vengo da una realtà dove gli attaccanti che giocavano titolari hanno fatto 30 gol in due, arrivo qui, consapevole delle mie qualità, rispettando i ragazzi che finora hanno portato avanti questa squadra. Mi metto a disposizione del mister per dare il mio contributo. Conosco Arrigoni, abbiamo giocato insieme nella  la Primavera e poi ci siamo ritrovati a Lecco, e Vitofrancesco, con lui ci siamo sentiti spesso. Le mie caratteristiche? Sono una classica prima punta che gioca per la squadra in entrambe le fasi di gioco e spero di fare qualche gol. A chi mi ispiro? A nessuno sinceramente. Braglia? Ci siamo salutati e basta, non abbiamo parlato del Lecce, mi ha solo detto che venivo in un bel posto. La partita col Catanzaro? Ho visto solo una mezzoretta all’inizio e dieci minuti alla fine, ero a casa di amici (sorride, n.d.r.)”.

Poi conclude parlando delle sue impressioni sulla sua nuova squadra e sul futuro: “Il Lecce, da quello che ho visto, è una squadra che vuole imporre sempre il suo gioco, in questo campionato non sempre si riesce non tanto per propri demeriti ma perché una squadra che si deve salvare si arrocca tutta dietro. Il mio eventuale riscatto? Penso possa essere legato anche  ad una promozione in B, quello aiuterebbe. Giocare insieme a Caturano? Per caratteristiche siamo differenti, il resto lo farà il mister, io mi metto a disposizione”.

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