Lecce: la B, il 4-3-3, “Catu”-gol e il sogno Perucchini

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Il 2017 è appena iniziato e il sogno è sempre lo stesso, la serie B

LECCE (di Carmen Tommasi) – Il Lecce e la Lega Pro sono ufficialmente in vacanza, o meglio in sosta, ed in casa giallorossa ci si gode il meritato primato, in condominio con Matera e Juve Stabia, in attesa della prima gara del 2017 con il Melfi (in programma al “Via del Mare” il prossimo 21 gennaio, ma la ripresa della preparazione è fissata per il 9). Un nuovo anno è appena iniziato e l’obiettivo, il sogno, dei tifosi del Lecce e del club di Via Colonnello Costadura è sempre lo stesso, la desiderata serie B. La formazione di Pasquale Padalino sembra avere tutte le carte in regola per continuare a recitare un ruolo da protagonista nell’ostico girone C, anche se nella seconda parte della stagione il rendimento e l’atteggiamento tattico di capitan Franco Lepore e soci è apparso altalenante, a tratti confusionario, rispetto all’inizio di stagione sprint con un gruppo quasi del tutto nuovo ed in grado di far vedere un grande calcio.

FEDELI AL 4-3-3 – Il marchio di fabbrica con cui è stato costruito il Lecce è il 4-3-3, un gioco a trazione anteriore quello dell’ex tecnico del Matera, modulo di zemaniana memoria. L’idea di gioco è quella di non sprecare mai un pallone con il gioco che deve partire dalla difesa e dai piedi del portiere. L’allenatore giallorosso è stato definito spesso integralista perchè troppo legato al suo marchio di fabbrica, anche se nelle ultime gare l’esperto e sapiente allenatore ha dimostrato di saper dare al suo Lecce più vesti tattiche (questo anche a gara in corso) e di poter adattare gli interpreti. C’è da dire, però, che con il modulo di base la squadra nel girone d’andata e nelle 21 gare disputate ha portato a casa 43 punti, frutto di dodici gare vinte, sette pareggiate e due perse con 38 reti fatte (il secondo miglior attacco del girone con il Matera a 47) e 19 subite.

L’ATTACCO E SASA’ “STELLARE” – Quattordici gol siglati da Salvatore Caturano che è il capocannoniere indiscusso del girone C, un calciatore che ormai è diventato fondamentale per gli equilibri della squadra. Importante anche quando non va in gol, perché molto utile anche in fase di non possesso. Accanto a lui si sono visti spesso i due compagni di reparto Giuseppe Torromino, al momento infortunato, con ben 8 gol messi a segno ed il furetto abruzzese Mario Pacilli, cinque gol segnati e infinite giocate per gli occhi delicati dei tifosi che vorrebbero l’ex Cremonese sempre in campo. Ventisette delle trentotto reti siglate dai giallorossi sono state messe a segno dal tridente d’attacco che, però, nelle ultime gare non ha giocato “insieme”come succedeva nelle prime gare. Merito anche di un ritrovato Abdou Doumbia che è apparso in grande forma e con capitan Franco Lepore, jolly indiscusso, che spesso e volentieri viene schierato lì davanti (con alterni “successi”).

RIECCO PIPPO? – Da oggi, infine, si sono aperti ufficialmente i battenti del calciomercato di riparazione (che chiuderanno alle 23 del 31 gennaio), ma il diesse Mauro Meluso era già al lavoro per “puntellare” la rosa ben costruita in estate e renderla ancora più competitiva per il salto di categoria. In giallorosso ci potrebbe essere un gradito ritorno, quello di Filippo Perucchini (nella prima parte di stagione in prestito al Benevento e diventato inspiegabilmente il  terzo portiere, ma di proprietà del Bologna). Il forte 25enne numero uno bergamasco gradirebbe, e non poco, la destinazione Salento, ma l’ultima parola spetterebbe al tecnico Padalino (il contatto tra i due club, però, sembra esserci già stato e i risvolti potrebbero essere positivi) che sembra gradire le prestazioni del senegalese Lys Gomis (se dovesse arrivare Perucchini, l’ex Toro potrebbe partire). Ci potrebbero essere, invece, in partenza elementi come Vinetot, Contessa e Maimone (e non solo) che hanno trovato poco spazio nelle prime 21 giornata del girone d’andata.

 

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