“A due partite dalla fine della prima parte del ‘torneo’, anche se non fossimo stati primi avrei detto che il bilancio è positivo. Ora che siamo in testa posso ritenermi molto soddisfatto, anche se c’è ancora tanto da lavorare, ma siamo sulla strada giusta. Il titolo d’inverno –ha spiegato il tecnico foggiano– può essere un obiettivo parziale che ci può dare degli stimoli ulteriori, giusto provarci. Anche se poi in un caso o nell’altro cambierebbe poco, perchè poi conterà solo la classifica finale. La Paganese? La voglia ed il desiderio che abbiamo sempre è quello di fare la partita, anche se poi in alcune occasioni ti puoi esporre al contropiede avversario. Se vuoi provare a fare quel qualcosa in più, tuttavia, devi rischiare e non essere rinunciatario a difesa della tua porta“.
Il Lecce non vince in casa dallo scorso 16 ottobre nel derby con la Virtus Francavilla: come mai?
Abbiamo incontrato delle difficoltà nelle ultime partite in casa, a parte il blackout con il Matera quando abbiamo sbagliato completamente partita. A volte siamo stati penalizzati dall’atteggiamento degli avversari, ma poi sta soprattutto a noi trovare le adeguate contromisure, magari anche rischiando qualcosa”.
Che partita si aspetta domani pomeriggio dagli uomini di Gianluca Grassadonia?
“Sono una squadra che ha spesso cambiato sistema di gioco. Nell’ultima partita con il Siracusa hanno fatto il 3-5-2, in altre occasioni si sono disposti in maniera diversa. La Paganese è ben allenata, conosco Grassadonia. E’ uno che non rinuncia al calcio propositivo, ma cura con molta attenzione la fase difensiva. Gioca a calcio, da tenere in grande considerazione. Al di là dell’avversario, che è difficile da affrontare, molto di quello che riusciremo a fare dipenderà, come sempre, dal nostro atteggiamento”.