Drudi a Piazza Giallorossa: “Campionato difficile, ma ce la metteremo tutta”

0
dr
Mirko Drudi, difensore U.S. Lecce

LECCE – Deciso in campo, elegante palla al piede ed efficace negli interventi, ma riservato e, sicuramente, di poche parole fuori dal rettangolo verde. Il forte difensore centrale del Lecce, Mirko Drudi, ospite della trasmissione sportiva Piazza Giallorossa ha parlato del primo posto in classifica del Lecce di Pasquale Padalino, della prossima gara casalinga con il Matera e con un pizzico di sana timidezza ha raccontato qualcosa della sua vita privata.

LA VITTORIA DI TARANTO – Ieri i giallorossi hanno battuto, 1-0 con gol di Tsonev nel primo tempo, il Taranto allo stadio “Iacovone”: “Quella contro i rosso-blù non era una partita facile e non affatto scontata da vincere. Sono contento per i tre punti: sono importanti perchè danno continuità alla prova di Castellammare di Stabia. Potevamo chiuderla subito con Mancosu, ma non è successo. Poi abbiamo sofferto perchè nel secondo tempo ci siamo abbassati, anche se loro complessivamente -ha continuato il giocatore giallorosso, classe ‘87- non hanno avuto grandi occasioni. In un campionato difficilissimo come la Lega Pro non puoi pretendere di impostare gioco sempre su tutti i campi, ci sono anche gli avversari. Il gol annullato nella ripresa? Non l’ho visto sul momento, sono episodi, questa volta è andata male al Taranto, la prossima andrà meglio. Ho chiesto, oggi, a Gomis se la palla fosse entrata e mi ha detto di no. Il terreno di gioco? Non era dei migliori, era pesante e poi con il passare dei minuti è peggiorato“.

IL CAMPIONATO  – Un girone, quello C, ostico e tosto: “Sappiamo che il nostro è un girone difficile, quello del Sud, diciamo, che è più agonistico, mentre, forse, quello del Nord è più tecnico. Ed è una cosa che sto riscontrando quest’anno. Chi tra Casertana, Cosenza e Catania uscirà alla lunga? Credo il Catania, perché a livello di organico è messo bene, ma conoscendo bene Roselli dico che le sue squadre non sono facili da affrontare. Perché il Lecce non riesce a dare continuità tra i due tempi? Questo non lo so, ma cercheremo di migliorarci. Se per noi è stata una sorpresa l’esclusione di Pacilli e Torromino dal primo? Si, il mister ci dice le formazioni poco prima, ci tiene tutti sulle ‘spine’. La competizione, tra noi calciatori, in una squadra come il Lecce è normale che ci sia, io mi alleno al meglio per dare il massimo e poi decide il mister cosa fare. Mi trovo bene a giocare accanto sia a Cosenza che a Giosa”.

MIRKO, IL TIMIDO? –  L’ex Santarcangelo, infine, sorride quando c’è da “sbottonarsi” nel dire qualcosa del suo privato: “Io e Caturano i più belli della squadra? Questo non lo so, ma sicuramente Sasà è un bel ragazzo (sorride, ndr). Come sono fatto?  Mi pace parlare poco di me e questo l’ho detto proprio nel giorno della mia presentazione. La mia più grande follia? Quando ero più piccolo ne ho fatte abbastanza e diciamo che non avevo un carattere facile, me la prendevo ogni tanto con qualche mio allenatore (ironizza, ndr)”.

 

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail